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Medicina: i bimbi afroamericani sono più a rischio dopo un’operazione chirurgica

Affrontare un intervento chirurgico è più rischioso per i pazienti afroamericani, persino in condizioni di rischio minimo e anche quando sul tavolo operatorio finisce un bambino senza particolari malattie pregresse. È la sconfortante conclusione di uno studio pubblicato sulla rivista Pediatrics: anche se precedentemente sani, i bambini afroamericani corrono un rischio tre volte e mezzo più elevato rispetto ai coeatanei bianchi di morire entro un mese da un’operazione, non importa se elettiva o di emergenza.

DIRITTI NEGATI. Le disparità negli esiti delle operazioni chirurgiche tra pazienti bianchi e di colore negli Stati Uniti sono un fatto noto, in genere attribuito alla più elevata presenza di malattie preesistenti nella popolazione afroamericana. Secondo i Centers for Disease Control statunitensi, i giovani afroamericani convivono più di frequente con condizioni croniche tipiche degli anziani bianchi e soffrono più spesso di diabete, pressione alta, malattie cardiache, obesità.

All’origine di questa violazione del diritto alla salute ci sono fattori di rischio sociale legati alla discriminazione razziale, come la maggiore frequenza di disoccupazione e povertà, o le difficoltà nel rivolgersi al sistema sanitario per i costi proibitivi delle assicurazioni mediche. Ma lo studio, che ha analizzato retrospettivamente i dati sulle operazioni chirurgiche di 172.549 pazienti in età pediatrica, sottolinea che queste disparità persistono anche in assenza di malattie pregresse, e su pazienti in buone condizioni di salute.

SI RISCHIA ANCHE QUANDO È SICURO. Quando i ricercatori del Nationwide Children’s Hospital di Columbus (Ohio) hanno analizzato i dati relativi alle operazioni svolte dal 2012 al 2017, raccolti in un archivio nazionale, il National Surgical Quality Improvement Program-Pediatric database, non sono rimasti sorpresi nel constatare che il rischio di sviluppare gravi conseguenze postoperatorie o di morire in seguito a un intervento chirurgico è, per i bambini, estremamente basso. La chirurgia pediatrica è sicura, le complicazioni sono un evento raro e nessuna famiglia dovrebbe esitare nel ricorrervi quando necessario. Nonostante queste premesse, i bambini afroamericani corrono un rischio 3,4 volte più alto degli altri di morire entro un mese dall’intervento e 1,2 volte più alto di sviluppare complicanze postoperatorie.

SCARSE ATTENZIONI. Lo studio ha il limite di non aver analizzato le caratteristiche dei luoghi in cui i pazienti sono stati operati né la posizione assicurativa dei bambini, elementi che potrebbero aver influito sulla qualità delle cure ricevute. Le cause di quanto constatato non sono chiare, ma il sospetto è che a influire sugli esiti possano essere anche le minori interazioni che i medici hanno con i pazienti afroamericani, e il tempo che dedicano ad essi.

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