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MI SCUSI QUI E’ CASA NAPOLI? SI CERTO, MA E’ UN BANCHETTO PER POCHI

Un tempismo perfetto, una strategia applicata nei minimi dettagli quella attuata dal Presidente del Napoli De Laurentiis e il suo entourage. Una decisione  comparsa sul sito ufficiale della societa’(di convocare su inviti giornalisti per le conferenze stagionali del Club), che ha fatto storcere il naso anche chi lo ha difeso in epiche battaglie da bar, su scelte spesso impopolari sul piano tecnico e sulla gestione amministrativa. Il Tycoon Romano e’ una persona coerente, egli ha sempre dichiarato di voler attaccare  l’immobilismo che regna nel calcio italiano.  Un’azione che ha sorpreso anche i suoi piu’ algidi detrattori poiche’ lede chiaramente la liberta’ d’espressione e limita coloro (a dir il vero pochi), che hanno ancora la forza di dire la propria anche contro i propri interessi. Inoltre avviene in un momento non facile per il mondo dell’informazione, ricordando che l’Italia si trova nei bassifondi della classifica, (esattamente nel 2016 occupa il 77esimo posto riguardante la liberta’ d’informazione,  con giornalisti asserviti all’editore di turno o incanalati verso gruppi clientelari in cui un articolo di cortesia e’ un dovere. Il Presidente De Laurentiis si e’ comportato come un novello sposo che desidera il matrimonio perfetto, dove si ha la possibilita’ di invitare al proprio banchetto solo ed esclusivamente le persone che piu’ lo aggradano in quel preciso momento e periodo della stagione; nel contempo Adl e il suo staff hanno dato prova nel corso della loro gestione napoletana di essere piu’ che lungimiranti, dimostrando spesse volte di ritornare sui propri passi e sulle proprie idee, dando ampia dimostrazione di concepire lo sbaglio come autocritica costruttiva per il proprio operato. Una societa’ o azienda come ama chiamarla il Presidente, dovrebbe tener conto di elementi fondamentali per sinergie importanti all’interno del mondo pallonaro; collaborazione, confronto, rispetto delle idee altrui. Mai visto sinceramente un atto di forza cosi preponderante e di scontro nei confronti di una categoria che avra’ pur fatto i suoi errori, ma deve essere trattata con rispetto, come si dovrebbe riservare al piu’ spietato dei nemici .  image98

E’ di pochi giorni fa’ la replica del Responsabile Comunicazione del Napoli, Lombardo sulla tanto discussa conferenza ad inviti, : dalla fonte di Napoli Today, Lombardo replica a chi accusa la societa’ di discrimanazione e limitazione della liberta’ d’informazione: “Viviamo in un mondo in cui chiunque si può proclamare giornalista per autocertificazione. Persone che non hanno fatto alcuna gavetta, scuola, o esperienza in strutture redazionali vere, pretendono di ergersi a giornalisti, di partecipare alle conferenze stampa o agli incontri, e prendere parte attivamente alle discussioni. Noi pensiamo due cose: la prima, che a casa nostra, perchè Castel Volturno è la sede del Napoli, se decidiamo di organizzare un incontro con i media, un incontro privato e non pubblico come quelli che ogni settimana avvengono negli stadi, o che sono previsti dalle regole Uefa, noi possiamo decidere di invitare chi pensiamo sia adatto a questo tipo di occasioni. Senza discriminazioni, senza farlo per evitare ‘domande sgradite’, ma solo per avere un quadro quanto più professionale di questo momento”. Il responsabile incalza anche sulla selettivita’ e le regolamentazioni che gia’ vengono applicate in altre sedi, in termini di informazione: “La seconda cosa è che non ha senso far partecipare a un incontro con un allenatore testate che non avranno comunque la possibilità di interloquire con lui, perchè il tempo di questi incontri è limitato e si deve garantire lo spazio a chi questo lavoro lo sa fare e lo fa da molto tempo. Non possiamo consentire che i giornalisti che si proclamano tali ‘per autocertificazione’ possano penalizzare il lavoro dei giornalisti veri. E considerando che questi incontri, come quello di domani, vengono comunque trasmessi in diretta su una televisione nazionale, sulla nostra radio ufficiale, sui siti internet che fanno la loro diretta testuale e sul sito della società, nulla viene nascosto nè impedito”.  Una cosa del genere nella storia del campionato di Serie A, non e’ mai accaduta, mina le poche certezze rimaste dei tifosi riguardo la correttezza del campionato, di cui la stampa ha un’ ampia fetta di popolarita’ e di importanza, capace di condizionare (questo bisogna dirlo), la campagna acquisti di un club, l’esonero di un allenatore o dare visibilita’ a giocatori da gossip( vedi Balotelli). Speriamo per il bene della societa’ azzurra e per il campionato che non avvenga il cosiddetto effetto domino, in cui altre societa’ potrebbero attuare identica strategia, poiche’ sarebbe un vero disastro per il gia’ tanto bistrattato calcio italiano, percosso da intrighi di palazzo, calcioscommesse e diritti Tv contestati fra le varie societa’.

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