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MITI DI NAPOLI: STORIA DEL COMPLESSO CONVENTUALE DI SANTA MARIA DI DONNAREGINA, SITUATO NELL’ANTICA AREA DEI DECUMANI

Nell’antica area dei decumani del centro storico di Napoli, si trova il complesso conventuale di Santa Maria di Donnaregina.

Costruita per volontà delle monache nei primi anni del XVII secolo, fu annessa a quella più antica, voluta nel 1293 dalla regina Maria d’Ungheria, moglie di Carlo II,in seguito ai danni causati dal terremoto ad un precedente complesso monastico. L’imponente facciata della chiesa di Donnaregina Nuova domina lo slargo che si apre lungo il decumano superiore e si imposta su un monumentale scalone realizzato nel 1780 su disegno di Angelo Barone. La chiesa venne costruita da Giovan Giacomo di Conforto e la facciata fu realizzata fra gli ultimi mesi del 1625 e la prima metà del 1626. Ai lati del portale marmoreo, costruito nel 1647, furono poste due nicchie con le sculture dei Santi Andrea e Bartolomeo.La cupola fu costruita nel 1654 e decorata da Agostino Beltrano il quale realizzò, nella calotta, il Paradiso, nelle lunette, Cristo e la Maddalena e i Santi Giovanni Battista ed Evangelista e, tra le finestre del tamburo, le figure allegoriche. In origine, vi erano due chiese: la vecchia e la nuova. Le due chiese, in origine erano comunicanti e furono separate solo in seguito al restauro effettuato, negli anni dal 1928 al 1934, dal Soprintendente Gino Chierici, per ricostruire le forme della più antica. Insomma, un’ imponente monumento in pieno centro storico, che impreziosisce il dedalo dei decumani, in una Napoli antica e cristiana.

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