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MOVIDA, I PRESIDENTI DI MUNICIPALITÀ INCONTRANO COMITATI, RESIDENTI E TITOLARI DEI ‘BARETTI’ DI VIA CHIAIA, CENTRO DELLA MOVIDA PARTENOPEA

Non è un fatto politico ma di vivibilità, il problema della movida riguarda ormai tutta la città, da Bellini, a Chiaia, da Bagnoli a Via Aniello Falcone. È come una bomba sul punto di esplodere, non voglio essere l’anti-comune ma sono dalla parte di chi non dorme, di chi ha famiglia e bimbi piccoli, delle persone anziane, di chi la mattina si sveglia presto e non riesce a dormire”. Così  si è espresso , il presidente della Prima municipalità Francesco De Giovanni sulla guerra tra residenti e titolari di locali dei famosi ‘baretti’ nelle zone più frequentate di Napoli aggiungendo  “Io rappresento una fetta di napoletani  un anno fa stringemmo una sorta di ‘patto’ tra residenti e commercianti, proposi anche di emanare un’ordinanza con regole precise, ma senza un coordinamento con l’amministrazione comunale non sarebbe valido. I punti principali sono tre: abbassare la musica, migliorare i sistemi di insonorizzazione e chiudere a un orario consono, sapere di dover sopportare il caos massimo fino alle due, almeno il venerdì, e poter dormire il resto della notte, sarebbe stata una manna dal cielo. Nessuno ce l’ha con i bar, nessuno vuole che chiudano, ma vogliamo trovare un accordo per far vivere bene tutti, è dura per chi deve svegliarsi alle sette, sopportare rumori molesti anche fino alle 4 di mattina”. Mentre il  presidente del Vomero-Arenella, Paolo De Luca dichiara  “Ho incontrato più volte comitati, residenti e titolari dei bar abbiamo avuto un consiglio municipale proprio su via Aniello Falcone, un tema oltremodo spinoso. Abbiamo lanciato una serie di proposte sull’orario di chiusura, sull’insonorizzazione dei locali, sul rispetto di decibel prestabiliti, ma soprattutto sul divieto di vendita per le bevande di asporto in contenitori di vetro. Preferisco raggiungere un accordo con tutti, non mi piace l’idea di mettere in atto soluzioni coercitive, né amo l’idea proposta dalla Prima municipalità di fissare un orario di chiusura. Noi facciamo quanto è di nostra competenza, quella zona in particolare, via Falcone,  è di responsabilità del Comune, noi ci occupiamo di riportare decoro  e pulizia per le strade, inoltre ho scritto a Polizia di Stato e Carabinieri per chiedere maggiore attenzione nell’area dei giardinetti, anche lì purtroppo gira droga”. Tutto congelato dunque in attesa del 7 novembre, data entro la quale il sindaco Luigi de Magistris, dovrebbe rendere operative nuove regole per gestire la movida: “Emaneremo un’ordinanza – ha spiegato al termine della riunione in Prefettura che si è svolta martedì scorso –  vogliamo dimostrare che possono convivere il diritto alla quiete dei residenti con il diritto dei giovani al divertimento. Per chi commette atti gravi scatteranno sanzioni, con riferimento a vendita di determinati prodotti dopo certi orari o altre violazioni. L’ordinanza sarà emessa entro il 7, avremo bisogno del controllo da parte delle forze dell’ordin

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