Cultura

NAPOLI: A PALAZZO ZEVALLOS STIGLIANO SI CONSERVANO CAPOLAVORI DA CARAVAGGIO A GEMITO

Palazzo Zevallos Stigliano di Napoli, è un vero gioiello partenopeo che ospita opere da Caravaggio a Gemito, ma non solo: la stagione artistica settecentesca si segnalano l’Allegoria della Pietà di Francesco De Mura e le opere di Gaspare Traversi La lettera segreta e Il Concerto; non manca una sezione della natura morta a Napoli dalla metà del Seicento e primo Settecento, tra cui Battista Ruoppolo e Giuseppe Recco. Il percorso nella veduta e nel paesaggio inizia con Gaspar van Wittel, considerato uno degli iniziatori del vedutismo moderno. In esposizione le vedute della Scuola di Posillipo, le tele di Pitloo, i dipinti di Gigante, Fergola, Palizzi, Morelli. Dalla Scuola di Posillipo si passa naturalismo legato alla pratica en plein air, con procedimenti innovativi che ricordano quelli dei Macchiaioli e degli Impressionisti francesi, della Scuola di Resina. Termina l’esposizione Vincenzo Gemito con uno dei nuclei di opere più importanti dell’artista con terracotte, bronzi, disegni che documentano la parabola artistica che si intreccia con il dramma personale di un’esistenza provata  da profondi squilibri psichici.Infatti, al 1898 la Banca Commerciale Italiana cominciò una campagna di acquisizione del Palazzo che si concluse nel 1920 affidando all’architetto Luigi Platania l’adeguamento dell’edificio per nuove funzioni. Il grande cortile seicentesco venne trasformato in salone per il pubblico, il piano ammezzato aperto in balconate di gusto Liberty, l’intero soffitto trasformato in lucernaio vetrato in stile Belle Epoque e Floreale. Questa cornice partenopea, che ospita l’arte fu al centro della vita aristocratica cittadina accogliendo spesso la nobiltà napoletana e la famiglia vicereale. Un vero fulcro dell’arte e della cultura che fa della città, uno stendardo nel mondo.

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