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NAPOLI: ALLA MOSTRA D’OLTREMARE UNA SERIE DI SPETTACOLI DEDICATI AI PIU’ PICCOLI A CURA DE “I TEATRINI”

Nell’ambito dell’ampio cartellone di eventi natalizi a Napoli, vi sono in programma anche una serie di spettacoli teatrali dedicati ai più piccoli – a cura de “I Teatrini” – che si svolgeranno al Teatro dei Piccoli all’interno della Mostra d’Oltremare di Napoli e a Piazza Forcella. Nel mese di dicembre si avranno due spettacoli per i più piccini.  Il primo spettacolo, in scena giovedì 14 e venerdì  15 avrà come titolo: “Il pesciolino d’oro” e racconta di un vecchio pescatore, molto povero, getta le sue reti nel mare e quando le ritira a bordo vi trova impigliato un piccolo pesciolino del colore dell’oro in grado di parlare e di esaudire desideri, che lo supplica di essere liberato. Il vecchio pescatore acconsente, ma una volta tornato alla sua capanna la sua vecchia moglie lo costringerà a tornare in mare alla ricerca del pesciolino d’oro per chiedergli di esaudire i propri desideri, senza essere tuttavia mai pienamente soddisfatta da ciò che otterrà.
La fiaba viene raccontata attraverso i ricordi del vecchio pescatore, divenuto un viandante: l’uomo è povero, ma felice perché, a differenza della vecchia moglie, è capace di accettare la propria condizione apprezzandone gli aspetti positivi. Il secondo spettacolo, in scena il 16 dicembre, ha come titolo. “Nella cenere” e ha come protagonista una  Cenerentola vive tra cenere e polvere, dorme arrotolata nel pentolone del focolare, e lì sogna. Sogna di andare al ballo, di uscire da quell’inferno dove ha perso tutto: la madre, l’amore del padre, la spensieratezza e l’agio in cui viveva, persino il nome. Sogna di riscattarsi da quella cenere che cosparge la sua esistenza, dalla sua condizione di sfruttata e dimenticata, da quelle terribili sorellastre che la costringono a sottostare ad ogni loro volere, secondo le regole del sempiterno bullismo, che come in ogni epoca, ruba ciò che non ha, sfruttandolo e umiliandolo.
E Cenerentola è tutto quello che le sorelle non hanno: è sensibile, paziente, piena di grazia, nonostante tutto quello che deve sopportare. Una grazia che viene dal cuore, che è la sua bellezza, la sua forza. Ed è tra la cenere in cui vive che, con l’aiuto della madre-fata, riafferra le sue radici, la sua identità sepolta, il filo per tessere il proprio destino, per crescere. Cenerentola risorge dalle sue ceneri, è proprio il caso di dire: dal pentolone nascerà una magnifica carrozza e dalle ragnatele un bellissimo vestito. Cenerentola andrà al ballo: per lei ricomincia una nuova vita che le renderà giustizia, dove sarà amata, stimata, apprezzata.

L’infanzia di Napoli al Teatro dei Piccoli e Piazza Forcella

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