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Napoli-Barcellona, Gattuso: ” Devo ringraziare i ragazzi e Ancellotti perchè io non ho fatto nulla per arrivare in Champions, ma adesso dobbiamo crederci”

“Siamo vicini a tutte le persone e le popolazioni che stanno avendo problemi con il Coronavirus e siamo vicini al Governo per quello che stanno facendo. Speriamo che tutto si risolva presto”, queste le parole del mister Gennaro Gattuso a Castelvolturno prima di dare inizio alla conferenza stampa alla vigilia del match Napoli-Barcellona.

Una partita sicuramente difficile quella contro il Barcellona, un sogno per tanti tifosi e un’angoscia per altri che credono questa sia la fine della corsa in Champions per la loro squadra del cuore.

Mister Gattuso sa bene che affronterà una grandissima squadra e durante la conferenza inizia con il ringraziare Ancelotti e i ragazzi perchè “io non ho fatto nulla, mi sono ritrovato a giocare questo ottavo di finale. Sono due giorni che smanetto col mio staff: al Barcellona mancano diversi giocatori ma con Setien sono tornati a riconquistare il pallone in minor tempo. Se non lavoriamo bene rischiamo grosso”.

“Al di là della tecnica, Insigne ha un motore importante: riesce a correre 12 km a partita. Non ha fisicità ma ripiega, è intelligente tatticamente. Deve migliorare. Il capitano deve essere coerente in quello che fa: meglio parlare poche volte ma al momento giusto, deve entrare nell’anima dei compagni”.

“Sarò soddisfatto se giocheremo a testa alta e senza paura, senza dare la sensazione di essere preoccupati. Rispettiamo l’avversario ma ce la giochiamo. La gabbia su Messi? Non c’è solo lui, dovremo fare una grande partita a livello collettivo. Per me è il più grande giocatore per il modo in cui ha vissuto la sua carriera, un esempio per il calcio mondiale: mai una parola fuori posto, perfetto. Gli vedo fare delle robe che di solito la gente fa alla Playstation: è da un po’ di anni che è il migliore di tutti i tempi. Non dobbiamo però commettere l’errore di pensare di giocare contro Messi: il Barcellona è tutta la squadra, non un solo giocatore. Bisogna fare due partite: una quando si ha la palla e una quando non la si ha”.

Il mister continua dicendo: “Maradona è il dio del calcio, l’ho visto in videocassetta e in dvd ma mai dal vivo. So comunque che campione è stato, a Messi vedo fare delle robe che faceva anche lui. Mi dispiace non averlo mai potuto ammirare in prima persona”.

Conclude dicendo: “La fiducia nei ragazzi l’ho sempre avuta, a livello difensivo non eravamo una squadra, giocavamo senza annusare il pericolo. La squadra è migliorata sotto questo aspetto. Lavoriamo tutti insieme. Ho sentito dire che giochiamo da provinciali ma questo non deve influenzarci, dobbiamo pensare soltanto a vincere le partite.

In chiusura un giornalista chiede a Gattuso se il Napoli sia capace di vincere la Champions: “Se possiamo vincere la Champions? Mai dire mai”.

 

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