Cultura

NAPOLI CAPITALE DEL TEATRO CON IMPROTEATRO FESTIVAL

Si riparte con quello che è ormai diventato un appuntamento fisso dell’estate teatrale napoletana, Improteatro Festival, che quest’anno giunge alla sua terza edizione. Torna dal 26 giugno al 12 luglio, la kermess presentata a Napoli dall’associazione nazionale Improteatro.

Anche per l’estate 2015, Napoli, capitale del teatro, diveFoto Improteatro1nterà per circa un mese capitale dell’improvvisazione teatrale, accogliendo compagnie da tutta Italia, sui palcoscenici distribuiti in diverse location della Campania, per un grande evento all’insegna del teatro interattivo, dove pubblico e attori saranno impegnati insieme nella creazione di storie, azioni e scene rappresentate.

Dopo il successo di pubblico (circa 700 spettatori nel 2014) e di critica delle precedenti edizioni, il progetto Improteatro Festival, promosso con passione e competenza dall’associazione napoletana Coffee Brecht (afferente alla rete nazionale Improteatro) desidera crescere, tornando alla ribalta con tante novità per la platea napoletana e portando in Campania i migliori attori del genere, nuovi format e le compagnie che esprimono con maggiore creatività la poetica della scena improvvisata.

Foto Imptoyeatro7A proposito del progetto Improteatro Festival realizzato per il terzo anno consecutivo a Napoli, il direttore artistico Giorgio Rosa spiega: «La terza edizione è solo un abbozzo di quello che mi auguro diventi l’Improteatro Festival: un percorso che parte in altre città d’Italia (come accade quest’anno con Torino) per culminare nelle giornate napoletane e campane. Napoli e la Campania, che ci dicono essere platee difficili, accolgono bene questa disciplina. Forse c’è una forza innovativa e una verità che conquista. C’è interesse, curiosità. Il pubblico va via dai nostri spettacoli sorpreso, divertito, appassionato. È un movimento in crescita. È un percorso complesso, lungo e non scontato. L’improvvisazione è una disciplina a sé, che non perdona; come il pubblico napoletano, che riconosce la prossimità del teatro d’improvvisazione al quotidiano. E se quello che proponi puzza di falso, sei fregato. L’improvvisazione è la drammaturgia del tempo presente ed è questo che stiamo cercando di diffondere. Il nostro linguaggio sconfina spesso in altri mezzi espressivi, trova contaminazioni e ne fa poesia. Più reale di così…»

Saranno cinque le location napoletane che ospiteranno la manifestazione in diversi punti della città: lo Slash di via Bellini, le Stufe di Nerone nella zona flegrea, la Sala Assoli nel cuore di Napoli, i Quartieri Spagnoli, il Tin (Teatro Instabile Napoli), storica sala di Vico Fico Purgatorio ad Arco, e l’Hotel Caracciolo a via Carbonara, dove si svolgerà il Gran Galà Impro nella serata di chiusura. Il festival sarà inoltre al Caffeina Eat di Marcianise (Ce) e al Teatro 99Posti di Avellino

Cinque anche i nuovi format che si alterneranno in scena: si parte il 26 giugno, al Caffeina Eat di Marcianise, con Flow della compagnia VerbaVolant. Il format, nato da un’idea di Susanna Cantelmo, è una long form d’improvvisazione teatrale che si ispira al celebre Harold, e cerca di  ricostruire il flusso della vita in tutte le sue innumerevoli sfaccettature di senso, nascono così storie di ogni colore: da quelle drammatiche, a quelle leggere e comiche, da quelle oniriche a quelle surreali. Si prosegue il 27 con la compagnia Improteatro che porta in scena allo Slash L’Inedito – Wes Anderson, format di improvvisazione teatrale ispirato appunto a Wes Anderson, che è il risultato di uno studio sull’autore americano, sul suo modo originale di raccontare le relazioni tra personaggi attraverso la deformazione fiabesca della macchina da presa. Il 28 giugno sarà la volta di Harold, uno dei format di maggior successo di Improteatro, di origine anglosassone, che prevede la costruzione di storie improvvisate di ampio respiro e ha inizio in genere da un suggerimento del pubblico, solitamente una frase o una parola. Il 4 luglio vedremo in scena a Sala Assoli Director’s Cut della compagnia CambiScena, che vedrà fronteggiarsi cinque registi e cinque storie, in una competizione alla migliore messa in scena. Solo la storia più apprezzata sopravviverà fino alla fine e sarà il pubblico a decidere quale. Ancora il 5 luglio, ad Avellino, sul palco del Teatro 99Posti prenderà forma Jammangiati dei Fuoriprogramma: 7 attori improvvisatori provenienti da tutta Italia vestiranno i panni di Chef per una notte e saliranno sul palcoscenico per “cucinare” i piatti improvvisati che il pubblico, assoluto protagonista della serata, ordinerà dal proprio Menù. L’11 luglio la compagnia AssettoTeatro porta in scena al Tin Naked, una long form con Patrizio Cossa e Fabrizio Lobello e con la regia di Giorgia Giuntoli, che nasce dopo due anni di lavoro sugli attori e sullo spazio scenico. Un’unica storia con un unico spazio per 50 minuti ininterrotti, senza possibilità di uscita. Naked vuole avvicinare il più possibile l’improvvisazione teatrale al piano sequenza cinematografico, ponendo gli attori in una condizione nuova che li spinge ad un lavoro estremo sulla verticale dei personaggi, sulla storia e sulla regia. La serata finale è prevista per il 12 luglio, quando l’Hotel Palazzo Caracciolo ospiterà 3 ore di improvvisazione teatrale fra lezioni dimostrative, jam teatral/musicali, monologhi improvvisati, impro libere, semplici e complesse drammaturgie estemporanee. Un happening che permetterà di avvicinarsi ai meccanismi creativi di questa affascinante disciplina, il tutto a cura della compagnia napoletana Coffee Brecht.

Negli spettacoli di improvvisazione teatrale, che ha le sue nobili origini nella Commedia dell’Arte, tutto si costruisce sugli spunti estemporanei di chi in genere siede passivo in platea e che invece diventa qui vero e proprio protagonista della scena, regalando pensieri creativi, sogni e idee che fanno nascere l’arte dalla vita e viceversa.

 

 

 

 

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