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NAPOLI, RIALZARE LA TESTA SI PUO’: TESTA AL CAMPIONATO

L’eliminazione del Napoli dall’Europa League è figlia di una partita che è stata in piena sintonia con le tre gare precedentemente disputate dalla formazione azzurra, seppur con qualche eccezione. Un maggior possesso palla, molte più occasioni, e una voglia di fare la partita maggiormente esplicitata dagli gli azzurri, impreziositi (sia consentita l’amara ironia) dall’immancabile goal subito al primo tentativo avversario.

Napoli Villarreal sotto certi aspetti è stata incredibile, a partire dalla tipologia del goal subito, un cross sbagliato che si trasforma in una parabola maligna per Pepe Reina. Nell’insieme, l’ottima squadra iberica ha calciato in porta due volte in centottanta minuti. Alla punizione che valse il goal partita di Suarez nella gara d’andata, va aggiunta la sola occasione in contropiede capitata a Bakambu e ben parata da Reina, non potendo considerare un vero tiro in porta (perché non lo è) il cross sbagliato di Pina.

Non è un rapporto fortunato quello del Napoli con l’Europa. Dopo la storica eliminazione nel girone di Champions con dodici punti e quella ad opera del Dnipro (e dell’arbitraggio) nella semifinale di Europa League dello scorso anno, entrambe sotto la gestione Benitez, è arrivata un’altra beffa. In generale, il bottino raccolto dagli uomini di Sarri nelle gare disputate a febbraio fin qui non è affatto sincero, e se è vero che con i se non si fa la storia, non si può non considerare che la differenza che passa tra il punto di ritardo attuale ed un eventuale vantaggio di quattro punti rispetto alla Juventus, è dovuta soltanto alla quasi burlesca somma di un’autorete ed un palo di troppo.

Se la condizione di alcuni giocatori non è ottimale, in compenso molti altri sembrano pienamente recuperati e pronti per le prossime battaglie. Insigne e Higuain devono ritrovare la forma migliore, che probabilmente li porta anche ad essere meno lucidi del solito nella fase conclusiva. Tuttavia, un piccolo calo atletico rende umano il Pipita, ed è comprensibile che anche il talento napoletano accusi un po’ di stanchezza.

L’Europa League porta in dote in ogni caso una preziosa nota positiva: la rosa, soprattutto se considerata da questo momento nella sola ottica del campionato, non è così corta come fatalmente era risultata essere fino ad ora, anche a causa del doppio impegno. Questo, al di là del giudizio che ciascuno può esprimere sul mercato di gennaio. Calciatori come Chiriches Strinic Valdifiori e lo stesso Lopez, oltre naturalmente a Mertens e Gabbiadini, hanno dimostrato di poter dare un contributo qualitativo e quantitativo significativo alla causa di Sarri, e d’ora in avanti potranno avere maggiore spazio in campionato, prossimo alla stretta finale.

Il calendario vede opposta la Juventus all’Inter nel posticipo di domenica prossima a Torino, ed il Napoli impegnato nella trasferta di Firenze, lunedì sera. Poi per i bianconeri ci saranno due trasferte su tre partite, rispettivamente a Bergamo e nel derby con il Torino, mentre dovrà affrontare, oltre al Sassuolo, il ritorno degli ottavi di Champions con il Bayern Monaco. Discorso più morbido per il Napoli, impegnato in casa contro il Chievo ed il Genoa, con in mezzo la trasferta di Palermo. Ritrovarsi per Il Napoli è un obbligo, per trasformare l’amara eliminazione europea in un’importantissima opportunità.

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