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Napoli, un’altra aggressione al personale medico e sanitario: è la numero 11 in questo 2020

Un’altra aggressione nei confronti del personale medico e sanitario a Napoli: stavolta a farne le spese sono state due donne, entrambe infermiere, dell’ospedale Cardarelli che sono state aggredite dal familiare di un paziente che le ha prima minacciate e poi spintonate; questo quanto evidenziato dalle pagine di FanPage.

Salute: ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale di Carate Brianza. Foto ANSA/Roberto Ritondale

L’episodio è stato denunciato dall’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate”, e sarebbe avvenuta nel reparto di Chirurgia dell’ospedale napoletano, attorno alle 19 di ieri sera. A scatenare l’aggressione, che sarebbe la numero undici in questo inizio 2020. L’aggressore avrebbe anche minacciato le infermiere di “aspettarle” in parcheggio.

L’aggressione sarebbe la numero undici in questo inizio 2020.

L’episodio è stato denunciato dall’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate”, e sarebbe avvenuta nel reparto di Chirurgia dell’ospedale napoletano, attorno alle 19 di martedì sera.

Proprio oggi, invece, la Regione Campania ha “inaugurato” le telecamere a bordo delle ambulanze. Presente anche Vincenzo De Luca, il governatore che ha spiegato come funzioneranno e come questo sia a suo avviso un “nuovo primato” della sanità campana. Telecamere che saranno “a bordo” ma non “all’interno”, in modo da rispettare la privacy dei pazienti. L’obiettivo è quello di ridurre al minimo il rischio di aggressioni al personale sanitario che, in effetti, avvengono proprio al di fuori delle ambulanze stesse. “Aggredire il personale di un’ambulanza si chiama delinquenza e va combattuta in quanto tale”, ha spiegato il presidente della Campania Vincenzo De Luca. L’installazione su tutti i mezzi terminerà il 31 marzo, ma già da oggi è operativa la prima ambulanza con videocamere incorporate. Inoltre, a bordo è stato installato un pulsante che permette al personale di attivare in tempo reale un allarme che lancia un segnale gps che permette alle forze dell’ordine di intervenire in tempi rapidi sul luogo dell’aggressione.

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