Cultura

Napoli,consegna al Cardinale Sepe il Piatto dell’Associazione Marin Mersenne, in segno di riconoscenza e guida pastorale

C’erano tutti i membri di questo immenso territorio cosmopolita, di questo micro-mondo che è l’arcidiocesi di Napoli. Il cardinale arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe, ha scelto la piazza più famosa della città, In fondo alla piazza dietro il palco, il pronao della Basilica eretta in onore del Santo di Paola, sede anche dell‘ Associazione  Marin Mersenne. Il Cardinale Sepe, nella sua omelia ha pronunciato con  voce ferma i momenti drammatici, durante la Pandemia di Covid-19, dello sconcerto e del dolore: «Negozi chiusi, strade deserte. Ci siamo ritrovati in un altro mondo; ma anche quelli della fiducia, della preghiera e della speranza. Certo, non è ancora il momento di gioire, ha continuato il cardinale, «essendo ancora viva la preoccupazione per il coronavirus; ma si tratta di vincere con “responsabilità civica, nel rispetto del regole». Gli sguardi di tutti, inevitabilmente si sono posati sul Presidente della Regione e sul Sindaco di Napoli, nonché sui rappresentanti del mondo della Sanità, della Protezione Vivile, dei Vigili del Fuoco, delle Forze di Polizia e delle Forze Armate, tutti presenti in piazza.

 

 

Tra le persone presenti in piazza vi era anche la Prof.ssa Maria Rosaria Romano, che a sottolineato: «La figura di San Francesco di Paola,  è ritornata non soltanto come patrono celeste di Napoli insieme al “nostro” San Gennaro, ma come il Santo “amante dell’acqua”. l’elemento igienizzante tanto raccomandato per la prevenzione del contagio, L’acqua, fonte della vita, è il tramite per la purificazione e il risanamento; immergersi in questo elemento permette di trarne una nuova forza, una riserva di energia che porta vita e purezza al corpo e alla mente», La Prof.ssa Romano,  che dopo il convegno tenutosi a Capri “Bioetica e diritti Umani”, manifesta l’impegno dell’associazione nell’ approfondimento dei temi sulla salvaguardia dell’ambiente e sottolinea «Francesco di Paola non poteva non apprezzare questa creatura di Dio tanto preziosa; la contemplò scrosciante e leggera nella pioggia, trasparente e tersa nelle onde del torrente Isca, che lambiva la sua grotta paolana. Al suo continuo e dolce gorgoglio sintonizzava la voce del suo cuore, come lode riconoscente al Signore».

Nel ricordare questi particolari ed intensi aspetti, si commuove Maria Rosaria Romano, la Presidente dell’Associazione Marin Mersenne,  (il padre Minimo corrispondente di Renato Cartesio). In occasione della Messa di ringraziamento, l’Associazione ha offerto al S.Em. Rev.ma il Cardinale Crescenzio Sepe, il piatto Mersenne (un’opera d’arte in ceramica, realizzata dai Giustiniani, faenzari della real casa dei Borbone). Il segretario dell’Europa dei saggi, come era chiamato Mersenne, aiuti gli intellettuali e gli uomini di cultura ad assecondare la rinascita di questo territorio che anela a un futuro nuovo.

A cura di Raffaele Fattopace

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