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New York, “Ho 28 anni e sono in pensione” la storia di una ragazza da invidiare

Pensate alla parola “pensione” che cosa vi in mente? Forse una crociera in Grecia o potervi finalmente dedicare al vostro hobby preferito? Forse sì, ma se siete all’inizio della vostra carriera probabilmente sarà comunque l’idea di qualcosa di lontano, legato più alla vecchiaia che alla mezza età e – almeno in Italia – anche tendenzialmente avvolto da un alone di incertezza (economica ma non solo).

Eppure, non è così per tutti: la storia di JP Livingston ventottenne pensionata di New York ci mostra un quadro decisamente differente e assolutamente insolito (sì, anche per la Grande Mela). La vicenda riportata da Forbes, mentre ci provoca un fremito di invidia (sarebbe mai possibile da noi?), ci spinge anche a vedere il mondo lavorativo da nuovi e – perché no – stimolanti, punti di vista. JP Livingston (il nome è uno pseudonimo) si è laureata a Harvard nel 2009, per 7 anni ha lavorato in una banca d’affari e poi, a nemmeno trent’anni, è andata in pensione, vivendo di rendita. Il segreto del suo progetto? Sembra più semplice di quello che potremmo aspettarci: un buon reddito, risparmi e tanti investimenti (e noi prendiamo appunti).

“Quando avevo 12 anni, mio padre mi ha regalato una copia di Rich Dad, Poor Dad“, racconta JP, “Ha acceso il mio interesse per la gestione finanziaria (considero gli investimenti solo una parte della gestione dei soldi). Mi ha fatto venire voglia di avviare la mia attività. Mi ha anche fatto interessare molto agli investimenti immobiliari, mi sedevo fra gli scaffali di Barnes & Noble per leggere tutto ciò su cui riuscivo a mettere le mani”.

Livingston ha iniziato a investire i suoi risparmi quando era ancora una studentessa (potremmo dire eccezionale) di Harvard, ma è stato solo una volta iniziato a lavorare che l’idea di andare in pensione molto presto si è concretizzata. “Pensavo a quanti anni di buona salute mi rimanevano e a come volevo impiegarli”- racconta – “Facendo una stima conservativa, e guardando alla mia storia familiare, ho dato per scontato di avere forse altri 15-20 anni di buone condizioni di salute. Facevo l’investitrice da quasi sette anni. Quanti altri – dei 15-20 che mi rimanevano – volevo passarne a investire? Stavo aggiungendo qualcosa, o lo facevo soltanto per i soldi? E nel frattempo, quanti giorni da passare coi miei genitori mi rimanevano davvero? Quando saremmo andati in crociera sui fiumi in Europa come avevamo sempre detto, rimandando sempre perché non riuscivo a trovare quattro settimane di ferie?”.

Insomma, un discorso che capiamo benissimo perché la sensazione di avere poco tempo per gli affetti al di là del lavoro non ci è certo sconosciuta. Lei, però, ha deciso di non starci e, invece di pazientare, ha dato il via al suo progetto: sette anni di lavoro con uno stipendio piuttosto alto + una grande attenzione al risparmio + buone tecniche di investimento.

“Devi essere bravo o a generare molto reddito, o a controllare le spese per costruire un po’ di risparmi all’inizio, e poi puoi dedicarti a spremere il tuo tasso di crescita o le strategie di ottimizzazione fiscale” spiega Livingston che, con questa formula, oggi ha raggiunto un patrimonio di 2,25 milioni di dollari: il 60% proveniente dal risparmio, e il restante 40% dall’investimento.

Oggi JP Livingston vive a New York, suo marito continua a lavorare, ma tutte le spese sono coperte dai risparmi. La scelta di andare in pensione ha comportato alcuni sacrifici a livello di stile di vita (“Viviamo in tre in un appartamento di 30 metri quadri al quinto piano di un palazzo senza ascensore”) e di risparmio (attenzione a dove fare la spesa o dove comprare i mobili per la casa), ma per il momento sembra funzionare piuttosto bene.

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