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PAPA FRANCESCO:”non ci sono due papi.Occorre chiedere scusa ai gay,ma anche ai poveri.”

Papa Francesco di ritorno dall’Armenia,sull’areo che lo riportava in Italia,parlando con i giornalisti,con semplicità ed efficacia ha risposto a decine di domande su vari argomenti.

Partendo dal risultato del referendum sulla Brexit ha invitato a evitare secessioni che possono portare a una “balcanizzazione” aggiungendo però che serve una nuova Ue, “meno massiccia”, perché «c’è qualcosa che non va nell’Unione Europea, ci vuole creatività e fecondità».

Sul genocidio degli armeni, senza entrare in polemica col viceministro turco che lo ha accusato di avere una “mentalità da crociata” ha spiegato che da quando era in Argentina ha sempre usato questo termine per definire lo sterminio compiuto nel 1915 dall’impero ottomano, ma comunque, ha aggiunto: «Mai ho usato la parola con l’animo offensivo».

Sul conflitto tra Armenia e Azerbaigian (dove si recherà in autunno per una seconda tappa caucasica) sulla questione del Nagorno Karabakh ha auspicato che raggiungano presto ad un accordo perché “non fare la pace per un pezzettino di terra è oscuro”.

Sull’idea di un ministero papale «condiviso» ha puntualizzato che “non ci sono due papi”, e che Benedetto “è il Papa emerito, non il 
secondo Papa, che è fedele alla sua parola, che è un uomo di Dio, è molto

Sull’annunciata commissione per studiare il tema delle diaconesse ha rivelato di avere sul suo tavolo le proposte di nomi di membri che gli sono arrivate dall’Unione internazionale superiore generali e dalla Congregazione per la dottrina della fede.

Sul Grande Concilio Ortodosso di Creta ha espresso un giudizio “positivo” nonostante l’assenza di quattro primati su 14 (“è stato fatto un passo in avanti, non il cento per cento, ma un passo avanti”). In vista dell’anniversario dell’affissione delle famose 95 tesi a Wittenberg e del programmato viaggio in Svezia ha convenuto che le intenzioni di Lutero “non erano sbagliate”, ma “forse i metodi non erano giusti”.

Riguardo poi all’idea lanciata dal cardinale tedesco Reinhard Marx in tal senso ha notato che la Chiesa “non solo deve chiedere scusa ai gay” per averli emarginati, “ma deve 
chiedere perdono anche ai poveri, alle donne stuprate, ai 
bambini sfruttati nel lavoro, deve chiedere scusa di aver benedetto tante armi”. E ha ribadito che i gay “non vanno discriminati, devono essere rispettati, 
accompagnati pastoralmente”.

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