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Pd, Orfini: Sì a coalizione ma no a ogni costo. “Ok a doppio ruolo segretario-premier, no veti da partiti del 2%”.

Coalizione sì, ma non a “ogni costo”. E’ questa la linea del presidente del Pd Matteo Orfini che mette in guardia dagli errori del passato. “Noi abbiamo fatto una proposta senza veti, abbiamo un progetto per il Paese, vedremo la risposta, se c’è la volontà di costruire un fronte comune per evitare la vittoria della destra – ha spiegato intervenendo al forum di Repubblica tv -. Ma non vogliamo coalizioni a ogni costo, non bisogna ricadere negli errori del passato con coalizioni solo per vincere, bisogna avere omogeneità. L’obiettivo è fare il 40 per cento come coalizione non come Pd, visto che il Rosatellum prevede coalizione almeno nei collegi”. Orfini ricorda che il Pd è pronto a “discutere con tutti” e non solo con Mdp . “Ma se la loro linea è quella della Sicilia, quella di costruire una coalizione che non vince con l’unico obiettivo di far perdere il Pd – ha sottolineato riferendosi ai bersaniani -, saremo obbligati a rivolgerci ai loro e ai nostri elettori come è avvenuto in passato, ricordo la fine che fece la Sinistra arcobaleno. Io spero che loro vogliano discutere, ma se le risposte sono quelle sul Jobs Act act…”. Quanto ai vitalizi, ha aggiunto: “la richiesta che il Pd farà è quella di approvare la legge. Ci sono alcuni senatori che sono perplessi su questo, ma è una questione difficilmente da definire di coscienza. Questo è un punto politico su cui un partito decide, noi discuteremo e decideremo. Io in Direzione dirò approviamola così com’è. Poi la Direzione decide ed è quella la posizione del Pd. Sarebbe incomprensibile un voto in dissenso”. Sul candidato premier, infine, Orfini ha concluso: “abbiamo scelto tutti insieme che il nostro candidato sia il segretario del Pd, non è una difesa di Renzi ma del progetto di Veltroni e Prodi. La coincidenza del ruolo di segretario e di premier ha garantito stabilità al governo Renzi, capacita di fare riforme e forza al Pd. Io non voglio rinunciare a quella forza, non voglio discutere la leadership con partitini del 2 per cento. Facciamo una coalizione, discutiamo con tutti, ma sul serio”.

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