Economia e Welfare

Povertà a Napoli: non va in vacanza neppure a ferragosto

“ Anche in questo periodo di ferragosto, che la maggior parte dei napoletani dedicano alle meritate ferie, nel capoluogo partenopeo la povertà è l’unica che non può consentirsi di andare in vacanza – afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari -. Girando per le strade semideserte è facile osservare che sono notevolmente aumentati i questuanti, i barboni, le persone che rovistano ad ogni ora del giorno all’interno dei cassonetti per la spazzatura alla ricerca di cibo, ma, e questo è l’aspetto più preoccupante, sono aumentate le persone che chiedono la carità per strada accompagnate da bambini anche in fasce “.

“ Come la donna – puntualizza Capodanno – che anche in questi giorni in via Tino di Camaino, seduta su una cassetta per la frutta, stende la mano tenendo tra le braccia un neonato o come il clochard che nella centralissima via Scarlatti dorme in pieno giorno sul marciapiede disteso su un cartone “.

“ Ciò non pertanto – stigmatizza Capodanno – in questa situazione sempre più difficile, dove le istituzioni cittadine dovrebbero collaborare per un progetto unitario volto a venire incontro alle esigenze vitali dei meno abbienti, dei nuovi e dei vecchi poveri, di coloro che non solo non hanno un tetto ma che non hanno nulla con cui sfamarsi, non s’intravede all’orizzonte nessuna valida iniziativa per risolvere il grave problema “.

“ Eppure – continua Capodanno – basterebbe fare una passeggiare per i vari quartieri per osservare i risultati della grave e perdurante crisi economica che affligge la popolazione, i cui deleteri effetti saranno ancora più evidenti con la ripresa delle attività, dopo la breve pausa estiva “.

“ Per questo invito tutti – conclude Capodanno – , a partire dal vertici delle istituzioni cittadine, a mettere da parte risentimenti personali e progetti velleitari e a lavorare concretamente alla soluzione dei problemi più cogenti e sentiti della cittadinanza, specialmente a favore delle persone meno abbienti, ricordando che solo uniti si può vincere la battaglia contro la difficile congiuntura economica che nel capoluogo partenopeo sta facendo sentire ancora più marcati, e, purtroppo, non da oggi, i suoi deleteri effetti “.

 

 

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