Economia e Welfare

PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA DI ATTIVITA’ DEL NEO GARANTE DEI DETENUTI, D’AMELIO:” LE CARCERI SONO UN LUOGO DOVE SI SCONTA LA PENA, PERO’ SI SCONTA LA PENA NELLE CONDIZIONI UMANE E SI LAVORA PER IL REINSERIMENTO NELLA SOCIETA’, E’ QUESTA LA SFIDA CHE ABBIAMO “

Il Garante Regionale delle persone sottoposte a misure restrittive, Samuele Ciambriello, insieme al Presidente del Consiglio Regionale della Campania, Rosa D’Amelio nel presentare il programma di attività da svolgere nelle carceri campane, hanno fatto centro su temi importanti, che dovrebbero fare  da impalcatura in ogni sistema carcerario italiano. Ad introdurre la conferenza e quindi ad  iniziare la presentazione è stata la Presidente D’amelio, che ha sancito così:” Ciò che preme è l’impegno a lavorare per i minori. Dobbiamo lavorare sul terreno, anche della presa in carico del recupero dei tanti minori, e quindi io sono sicura che lo faremo, lo faremo con il sostegno di tutto il Consiglio. Poi dobbiamo tenere la barra ferma sul fatto che le carceri sono un luogo dove si deve scontare la pena. E’ quindi giusto che chi ha sbagliato, sconti la sua pena, però abbiamo al centro del nostro impegno un valore fondamentale, si sconta la pena nelle condizioni umane e si lavora per il reinserimento nella società, è questa la sfida che abbiamo, perchè il problema più drammatico è quello delle recidive di questo sistema e sicuramente dobbiamo molto lavorare per recuparare più persone possibili. Dobbiamo avere un ruolo anche nel coordinamento del livello nazionale per lavorare in stretta sinergia, con il Ministro di Grazia e Giustizia, sulle pratiche che riguardano, le carceri e anche i lavoratori delle stesse: persone che spesso vivono, in condizioni drammatiche rispetto al fatto che vi è bisogno di tanti operatori e quindi bisogna pensare anche all’inserimento di nuovi concorsi, e bisogna pensare sempre di più all’associazionismo, al volontariato a persone che possono lavorare perchè leghiamo al disegno che mette al centro tutti gli interventi di tipo sociale che bisogna attuare in questa politica“.  In seguito è intevenuto il neo Garante dei detenuti , Samuele Ciambriello, che ha sviscerato così il programma di attività che si vuole portare a termine:” Ringrazio il Consiglio Regionale per questa scelta che ha maturato nei miei confronti, da quattro settimane sono ufficialmemente Garante e l’attenzione, in queste prime quattro settimane, è stata su diversi punti. Inanzitutto tra Poggioreale e Secondigliano con i miei collaboratori, abbiamo, già effettuato “sopraluoghi”  a Poggioreale con 15 detenuti, mentre a Secondigliano con 10 detenuti. Ho fatto un primo incontro con le Organizzazioni Sindacali, perchè credo che sia  il comparto di sicurezza della Polizia Penitenziaria, che il comparto Amministrativo e Pedagogico sia importante, vi do per l’appunto un dato: in Campania abbiamo 4.100 poliziotti della Penitenziaria, e ne macano altri 400, molti dei problemi che esistono, sono legati, al sovraffolamento e alla mancanza di personale penitenziario, infatti  è all’interno di Poggioreale, carcere campano soggetto al   sovraffolamento,  che mancano 200 poliziotti. Sono 7.219 detenuti in Campania a fronte di 6.120 posti, ciò significa che milleenovantanove perone sono messe vicino all’altro, sopra l’altro con qualche materasso per terra perchè alcune volte non vi è lo spazio, pensate che la media a Poggioreale è di 15/18 ingressi al giorno, quando ci sono i bliz ci sono 40/50 ingressi al giorno. Ringrazio la Presidente per il riferimento ai minori perchè io ho iniziato proprio nel 89, mi occupavo di minori, a Nisida per esempio, abbiamo 57 detenuti in questo momento e tutti quelli che lavorano su Nisida o dentro Nisida, intorno a Nisida si devono ricordare che a 200 metri dall’ingresso vi è l’altro carcere con 6 donne detenute. Ma il dato allarmante è che nel 2016 , 5.000 minori hanno ricevuto una denuncia amministativa, un fermo, una denuncia penale. Cinquemila persone“. Poi il Garante dei detenuti, si è soffermato sulle condizioni delle carceri in Campania, dichiarando che :  ” Nelle mie due visite, ho potuto riscontare anche nella visita ufficiale fatta a Secondigliano, poi un’altra visita la farò ancora a Poggioreale, e un’altra visita ufficile la farò martedi a Sant’Angelo dei Lombardi,  le tre criticità sono queste: quelle che riguardano la Regione Campania, sono la Sanità, la Sanità è regionale, poi la formazione professionale che anche è regionale, io vi faccio un solo esempio per dire come dobbiamo evitare lo spreco e parlare di questi detenuti che aspettano 6 mesi, 8 mesi anche 9 mesi per una visita cardiologica: se noi invece di prendere 4 o 5 poliziotti che accompagnano con 9 mesi di ritardo al Cardarelli,  prendiamo un medico che in una giornata va in carcere e fa visita a 10 o 15 persone, noi come collettività risparmiamo dei soldi.  Se poi addirittura compriamo una attrezzatura cardiologica  ci costa meno rispetto a quello che produce invece il costo di un trasferimento in queste strutture. Ho parlato della  Sanità perchè, la Sanità poi riguarda sopratutto un altro tema importante ovvero che si entra in carcere perche’  ci sono delle psicologie, delle  malattie mentali. Voi sapete che le strutture sanitarie adatte a queste problematiche sono piene, quindi 80 posti di salute mentale con malati gravi, mentre gli altri stanno ancora dentro le carceri, pensiamo a Secondigliano, si chiama articolazione spichiatrica , ci sono infatti 17 malati di mente a Secondigliano, poi c’è un’articolazione spichiatrica a Pozzuoli, poi ve ne un’altra a Sant’ Angelo, poi ve ne una in ogni Asl, quindi il tunnel della Salute Mentale relativa anche al carcere non è stato superato, per cui questo tema bisogna trattarlo e trattarlo anche bene. L’altro tema scandaloso è la territorialità della pena, migliaia di persone arrestate in Campania vengono trasferiti in tutte le carceri, in tutte le Regioni D’Italia, vi sono anche problemi di natura tecnico- giuridica  per essere assistiti dagli avvocati, a parte che è una questione di natura anche sociale ed affettiva per i familiari, per andare un pò in tutta Italia. Ma  c’è un’appoggio democratico, vi è l’artcolo 42 dell’Ordinamento Penitenziario che prevede l’allontanamento di 200 km. Non bisogna costruire fuori per aumentare il dolore e il rancore di queste persone, ma costruire in Campania. Mentre l’ultimo caso che volevo segnalare è che da tutti i colloqui in carcere, penso ad Ariano Irpino, vi è un solo educatore, una ventina a Poggioreale, uno o due educatori in altre carceri, e spesso il detenuto entra in carcere e per un mese non riesce a parlare con nessuno, se non con dei volontari che sono la prima struttura, la prima ancora di salvezza, la prima zattera. Quindi noi avremo bisogno di figure sociali nelle carceri che facciano da sostegno, da interazione fra i detenuti, abbiamo bisogno di persone che sono esperte, di psicologi, di  suporto dalle Asl, quindi se non vi è questo il detenuto fa tre passi in avanti e tre passi indietro per 20, 22 ore al giorno. Un’altra novità è che ho incontrato  insieme al Garante dei detenuti della provincia di Avellino la Presidente del Tribunale di Sorveglainza di Napoli, la Dottoressa Adriana Pancia, e all’incontro erano presenti anche tre magistrati per discutere dei problemi dei permessi che rischiano di non esserci per i detenuti, oppure qualcuno che non riceve il permesso per andare al funerale del proprio padre, queste disfunzioni le dobbiamo evidenziare perchè questi sono i temi reali delle persone. L’ultima considerazione : ho firmato un accordo di collaborazione con il Garante Nazionale per il monitoraggio dei rimpatri forzati, voi sapete che anche su questo come Garanti dei detenuti, private della libertà personale abbiamo una responsabilità. Questo protocollo serve a rafforzare la tutela dei diritti umani e il rispetto della dignità delle persone nelle operazioni di rimpatrio che fa il Ministero tra Interni ed Estero, ma i Garanti devono comunque verificare che vengano tutelati i diritti umani e rispettata la dignità delle persone “.  Le persone che sono condannate a scontare una pena, che hanno commesso un errore, spesso sono pensate come diverse, lontane dal terreno comune quando invece bisognerebbe pensarle come uguali solo con una vita che è stata meno fortunata , e che le carceri sono delle trincee in cui non bisogna avere timore di calarsi, fino in fondo perchè nessuna guerra ha nè ragione e nè potere di esistere in questa terra.

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