Economia e Welfare

PRESIDENTE D’AMELIO:” ATTENZIONE ALLE POLITICHE SOCIALI E ALLE DINAMICHE SOCIALI, ATTRAVERSO L’APPROVAZIONE DI UNA LEGGE, IN CAMPANIA, CHE DIA RILIEVO ALLA FIGURA DEL SOCIOLOGO”

“Il Consiglio regionale  , ha approvato all’ unanimità questa proposta di legge della quale sono prima firmataria. Siamo la prima regione che si dota in Italia di una legislazione regionale in materia. Il provvedimento affida ai Comuni, nell’ ambito dei Piani sociali di zona, mediante la presenza di almeno un operatore sociologo, la realizzazione di un sistema integrato di interventi volti ad affrontare problematiche di disagio sociale e mediazione familiare, di accoglienza e assistenza a donne e minori maltrattati, a vittime di stalking, bullismo, dispersione scolastica. Era una legge attesa e sono soddisfatta che il Consiglio abbia saputo raccogliere le istanze dei sociologi e di chi quotidianamente lavora sul territorio” così sentenzia la  Presidente del Consiglio Regionale Rosa D’Amelio per illustrare la Legge “Istituzione del Servizio di Sociologia del Territorio della Regione Campania” (Reg. Gen. 82), approvata il 2 maggio 2017, prima regione in Italia che se ne dota. La suddetta legge rappresenta un importante strumento per il consolidamento del sistema regionale integrato degli interventi e dei servizi sociali, nonché un enorme passo nel costante processo di istituzionalizzazione delle figura del Sociologo. Alla Conferenza Stampa,  il Presidente VI Commissione Regionale Tommaso Amabile, è intervenuto emettendo così la propria opinione:”  E’ una risposta importante ed un  riconoscimento che un’istituzione importante, come la Regione Campania, aveva il dovere di tributare ai professionisti sociologi. Anche io come Sindaco all’interno di una comunità territoriale, ho avuto modo di rendermi conto che l’organizzazione del sistema di welfare del paese, in Regione Campania, trova suo fondamento nella legge, articolata attraverso il fondamento dei piani di zona, che ricorreva a questa istituzione territoriale, comprensoriale, all’interno della quale molte volte ho avuto modo di constatare che mancava una figura specifica, di particolare competenza. Quindi è sembrato doveroso cercare di  coprire questa falla che  era stata registrata e toccata con mano all’interno del nostro territorio, dei nostri  territori. Prevedendo che all’interno dei piani di zona fosse prevista questa importante figura professionale, fosse presa obbligatoriamente una figura del sociologo per le competenze specifiche che ovviamente un professionista di questa disciplina ha, facendo attenzione al contributo che può dare all’interno di un territorio, sia nella materia specifica di attenzione ai soggetti più deboli all’interno di una comunità, sia all’interno del nucleo della scuola, perchè  quello che preme è quanto la politica riesce a creare una sinergia tra  inclusione del territorio e partner nel mondo del volontariato  per  organizzare meglio la risposta al bisogno di una comunità.  E quindi questa organizzazione del sistema di welfare andrà a prevedere  doverosamente la presenza di questa figura professionale, è importante anche il riconoscimento di una  dignità che andrà riconosciuta e siamo orgogliosi a livello regionale di averlo fatto per primi in Campania.  Si prevede che ogni piano di zona debba organizzare la politica di welfare all’interno delle comunità e quindi fosse previsto di integrare questa figura professionale. Il servizio deve essere garantito all’interno di ogni comunità, all’interno di ogni piano di zona, deve interfacciarsi sia con  i livelli istituzionali territoriali sia con  il mondo dello sport e con le istituzioni scolastiche presenti all’interno del territorio. Le attività e i compiti  del sociologo sono riportati  in un’ampia gamma che ovviamente vanno dalle competenze  socio relazionali a favore dei minori, il mercato delle adozioni, delle famiglie che vogliono questo tipo di  scelta, casi di bullismo, di stalking e quindi si integra anche con altre proposte normative che abbiamo cercato di arricchire all’ interno delle nostre comunità. Si parte senza oneri aggiuntivi sul bilancio regionale perchè sono già previsti  all’interno del piano di zona, ovviamente nel momento in cui andiamo a rendere forte il tipo di risposta che i piani di azione devono dare ai territori dalle comunità, diventa implicito un impegno  dell’intero Consiglio Regionale di prevedere, nei prossimi piani annuali e nel bilancio ordinario,  quelle  risorse necessarie per  dare una risposta  di qualità e doverosa ai territori stessi. Sarà possibile verificare nel tempo, la concretezza ed efficacia,  di questa azione aggiuntiva che la Regione ha  ritenuto di mettere in campo”. A seguire, prende la parola,  il Presidente Associazione Nazionale Sociologi Dipartimento Campania,  Antonio Sposito, che interviene così, in merito: “ Questa legge è stata approvata all’unanimità sia in Commissione che in sede Consiliare e conoscendo la politica italiana, io ho sempre rimarcato il fatto che le politiche sociali sono nè di destra, nè di centro, nè di sinistra ma sono dei cittadini che afferiscono all’unità politica, amministrativa, territoriale specifica come quella della Campania. Quindi quando si discute la condizione  dei sociologi all’interno dei piani di zona, la massima espressione pubblica di assistenza del sistema politico e sociale italiano è la precarizzazione degli operatori. Ancora oggi i sociologi non sono visti come dovrebbero, visto che noi siamo convinti che il disagio sociale non possa essere interrotto, in maniera duratura. Concludo dicendo che oggi i sociologi, con questa legge, abbiano la possibilità di operare anche come professionisti, come counselor, come sociologi  forensi ed entrare nel mercato delle politiche assistenziali e sociali come operatori sociali”.  La Presidente del Consiglio Regionale, Rosa D’Amelio, ha così concluso la conferenza: ” Sono soddisfatta dell’approvazione di questa legge in Consiglio Regionale, dell’attenzione alle politiche sociali, è stato fatto un lavoro egregio dalla Commissione. Spesso quando pensiamo al mezzogiorno, pensiamo sempre male e poter dire che siamo la prima Regione che valorizza il ruolo del sociologo credo che sia un segnale molto importante per la Regione Campania. Credo che questo sia un primo punto in direzione di una  valorizzazione e di una professionalità che ha competenze che servono al territorio, che deve avere un riconoscimento maggiore in altri settori, come penso si debba lavorare ancora  di più nel sociosanitario, nell’ambiente, nelle dinamiche sociali. Quindi noi abbiamo messo un punto per procedere in direzione di un maggior rilievo alla figura del sociologo“. Una legge che quindi ci si auguri, faccia bene non solo alla Campania, ma che diventi anche un esempio per le altre regioni, affinchè dove sussiste un divario sociale e non si innesca un dinamismo teso a migliorare la vita e a far sentire meno la diversità, possa la figura del sociologo servire ad appianare quelle falle che segnano una comunità dal profondo, dalle sue interiora. 

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