Economia e Welfare

Quando l’amore per la musica aiuta a uscire dal tunnel della droga

Giovanni De Rosa, in arte JD, è un giovane ventisettenne di Casavatore, che oggi può dire di avercela fatta. Avercela fatta a lasciarsi alle spalle una vita di tossicodipendenza, fatta soltanto di sofferenze. Avercela fatta a crearsi un nuovo inizio, da cui ricominciare a vivere. E’ questa una delle tante storie positive, che il programma radiofonico “Dentro i Fatti”, condotto dal professor Samuele Ciambriello, su Radio Club91, vuole raccontare. Una storia che deve essere ascoltata, soprattutto da chi come JD, è inciampato nella tossicodipendenza. Una storia che deve essere ascoltata, perché portatrice di un messaggio di speranza, per tutti coloro che tentano di uscire da quel tunnel buio, fatto di dipendenze da droghe e da alcol.

JD è un ex tossicodipendente, che attraverso l’amore per la musica, è riuscito a trovare la strada per uscirne fuori. «La musica è la mia passione da quando avevo dieci anni, ho scelto, da un paio d’anni, di trasformare questa mia passione, in musica rap, che denunci il sistema politico, ma soprattutto aiuti i giovani a capire, quanto possa essere pericoloso l’uso di droghe e di alcool», così JD ha raccontato i suoi esordi nel mondo del rap. E, infatti, le sue canzoni, ha spiegato, devono sensibilizzare i ragazzi alla pericolosità dell’uso di droghe e di alcol. Ma vogliono essere anche canzoni che con ironia, contestano la politica e il potere di questo paese. Nel ritornello di uno dei suoi brani, intitolato “Ciak si gira”, si legge: «Siamo tutti al mondo per recitare. L’Italia io voglio rivoluzionare». Frasi che etichettano il mondo del potere, come un universo fasullo, che non è legato alla realtà e che vuole solo ingannare il suo popolo.

JD ha lasciato un anno fa la comunità “Il pioppo”, di Sommavesuviana, che l’ha ospitato per due anni, periodo in cui, con un duro lavoro, è riuscito a disintossicarsi. Ed è proprio in quei due anni che il giovane rapper campano, si è dedicato alla sua passione di sempre, la musica. Lì ha incontrato il professor Ciambriello, che l’ha aiutato nel suo percorso. Ha iniziato a scrivere i suoi brani e ha partecipato così a un Festival nazionale, organizzato dalla casa discografica locale, PMC, dove ha riscosso un ottimo successo.

Per il 2015 JD ha tanti progetti, il più importante, però, è uscire con il suo primo LP, che si auto-produrrà, perché per raggiungere il suo sogno, ha raccontato, è disposto a superare qualsiasi ostacolo. Durante la trasmissione, nonostante la forte emozione, è riuscito comunque a mandare un messaggio a tutti i giovani, che erano in ascolto.

«La droga e l’alcool non sono una soluzione, non bisogna chiudere gli occhi in questo modo. Il messaggio che voglio lanciare, è quello di non fare uso di sostanze che ci annebbiano ancora di più la mente. E non pensate che uno spinello non sia niente, perché lo spinello è la scintilla che fa esplodere la bomba. Basta pochissimo». Messaggio che speriamo riesca ad arrivare a tutte quelle persone, che cascate in questa trappola, credono che sia impossibile uscirne.

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