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Reggia, il cinema non abita più qui

Ma come, si dedica al Cinema la #domenicalmuseo e la Reggia di Caserta non c’è! In occasione della Mostra del Cinema di Venezia e del lancio dell’iniziativa #cinema2day, il MiBACT ha giustamente dedicato all’arte filmica la giornata di domani 4 settembre, prima domenica del mese e pertanto giornata di accesso gratuito ai siti culturali statali.

L’evento – si legge sul sito del Ministero – si sposa a una campagna di comunicazione, diffusa su Facebook, Twitter e Instagram, che racconta il rapporto tra il Cinema e i musei e monumenti italiani, attraverso le immagini di opere che raffigurano temi trattati nei i film o di luoghi scelti come set di produzioni cinematografiche artistico e archeologico italiano.

Ebbene, si scorrono le immagini sul sito del Mibact e si incontrano Alfred Hitchcock che visita il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara o il “Grande cretto nero” di Alberto Burri esposto al Museo di Capodimonte a Napoli in una scena del film “Spazio bianco” di Francesca Comencini, e ancora il Parco archeologico di Paestum, il Palazzo reale di Genova, i Musei reali di Torino, gli Scavi di Pompei, la Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma, e via proseguendo. Sono ventiquattro gli esempi promossi dal Ministero. Si scorre con il mouse sempre più giù, convinti che prima o poi la Reggia di Caserta comparirà. E invece no! Delusione, ma soprattutto amarezza infinita. Una dimenticanza? Ma com’è possibile!

Sicuramente al Ministero ricordano – e se non lo ricordano basta andatre su Wikipedia – che l’Episodio I e il II della serie “Guerre stellari sono stati girati all’interno della Reggia di Caserta. Inoltre, nel monumento vanvitelliano sono state ambientate alcune parti di film come “Mission: Impossible IIIe “Angeli e Demoni, per poi continuare con “Donne e briganti, “Ferdinando I° re di Napoli, “Il pap’occhio, “Sing Sing, “Li chiamarono… briganti!, “Ferdinando e Carolina,  e “Io speriamo che me la cavo, “I tre aquilotti“. Ma la lista sarebbe ancora più lunga…

Allora che si fa? Si pone rimedio o domani si dovrà dire che un pezzo importante della cinematografia italiana e internazionale non abita più qui? Ma poi, proprio nella scorsa primavera la Cappella palatina è stata la location per cinque incontri cinematografici ad altissimo livello. Il ciclo aveva il titolo significativo “Maestri alla Reggia”. I nomi dei registi? Matteo Garrone, Gabriele Muccino, Gianfranco Rosi, Paolo Genovese e Giuseppe Tornatore. A intervistarli Piera Detassis, Remigio Truocchio e altri giornalisti di Ciak. Non c’era uno scatto fotografico utilizzabile?

In più, il mancato ciak da dedicare al monumento vanvitelliano accade nel giorno in cui il casertano Edoardo De Angelis presenta proprio alla Mostra del Cinema di Venezia il suo film “Indivisibili”. Insomma, c’erano tutti i presupposti per collegare la #domenicalmuseo alla Reggia di Caserta…

 

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