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Renzi dalla Leopolda: “alle elezioni l’obiettivo minimo di Iv è la doppia cifra.Salvini puntava a eleggere il nuovo capo dello Stato. Qui niente populismi, no a un’alleanza strutturale con M5S”

Il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha tenuto il discorso di chiusura della decima edizone della Leopolda e subito ha attaccato Salvini. “Goditi il Papeete – ha detto – che a governare pensiamo noi”. No all’alleanza strutturale con i Cinque Stelle, sì a una competizione leale col Pd, porte aperte a chi vuole uscire da Forza Italia. Matteo Renzi sale sul palco alle 12,30, accolto da un tripudio di applausi. “Il prossimo anno dicono che forse non la facciamo più la Leopolda. Continueremo a farla ma non potremo fare un abuso edilizi per allargarla. Popolo della Leopolda, non avere paura: quando uno fa una canzona dopo una scissione fa una canzone molto migliore di quelle fatte prima,  come è accaduto a Tommaso Paradiso, e quando uno fa un partito dopo una scissione gli viene molto meglio di prima”, dice. “Siamo pronti a guardare al futuro recuperando la speranza. la Leopolda è quel luogo in cui da 10 anni si viene a prendere un pieno di esperienze e di energia. Si viene a credere che il futuro sia soltanto di demagoghi e populisti che vivono di slogan. Abbiamo fatto degli errori. Si impara sbagliando diceva Philip Roth. Ma quello che non è successo alla Leopolda è fare errori per qualunquismo”.

Ecco alcuni passaggi del suo discorso:

“Di fronte al diktat di Salvini dal Papeete potevamo assecondare il suo disegno perverso per mettere le mani sul Quirinale e accettare qualche spruzzatina di novità da qualcuno su liste elettorali. Ma il Paese sarebbe finito nelle mani dei sovranisti e saremmo usciti dall’euro. L’alternativa a questo era fare politica,mentre loro chiamano coerenza quel che noi chiamiamo masochismo. Sì, ho cambiato idea per salvare l’Italia da Salvini e dal salvinismo e lo rivendico”.

“A San Giovanni ieri è finito un modello culturale di centrodestra, che io non ho mai votato, e Berlusconi non ha mai votato la fiducia a me, ma ha rappresentato per 25 anni un modello che aveva distorsioni, ma ha cercato di rappresentare l’area liberale del Paese. Ieri Salvini ha preso le redini, capisco il disagio di dirigenti e militanti di Forza Italia. A chi crede che c’è spazio per un’area liberale e democratica dico venga a darci una mano. Italia Viva è aperta” e ha aggiunto: “Restiamo amici con quelli rimasti nel Pd, loro se vogliono venire avranno sempre porte aperte, noi intanto partiamo”

A parte alcuni valori e idee comuni, “sul resto saremo competitor del Pd; noi vogliamo fare quel che ha fatto Macron e che certo non ha avuto il consenso dei socialisti francesi. Vogliamo assorbire larga parte di quel consenso , vogliamo arrivare come minimo sindacale in doppia cifra”.

“Vogliamo offrire uno spazio a chi non crede nella casa dei sovranisti e non sta in un disegno strutturale di alleanza tra Pd e M5S. Noi non la faremo quella alleanza perché il nostro mondo è diverso, non è casa nostra”.

“Questa legislatura eleggerà il presidente della Repubblica, il cui mandato scade a gennaio 2022. Il ruolo del Quirinale è un ruolo chiave. Se rimane questa legislatura in vita il presidente che ci accompagnerà fino al 2029 sarà espressione di forze politiche che credono nell’Europa, non mettono in discussione l’euro, non affollano le piazze circondati da Casapound, che mette in discussione valori costituzionali e la memoria condivisa”.

 

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