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RENZI:” LA LEGGE ELETTORALE SI PUO’ CAMBIARE SOLO CON IL CONSENSO DI BERLUSCONI E GRILLO. IUS SOLI? LA LEGGE E’ UN DOVERE,MA IO STO CON GENTILONI. LUIGI DI MAIO? VEDO LA SUPERFICIALITA’ ASPIRANTE AL POTERE.”

La legge elettorale si può cambiare solo con il consenso di Fi e di M5s, il Pd non accetterà di fare una riforma contro la volontà di uno di questi due partiti. Lo ha spiegato Matteo Renzi durante un’intervista-forum  nella sede de Il Mattino: “‘Sta storia della legge elettorale è l’ennesima discussione molto tra addetti ai lavori. Nel libro scrivo una cosa molto semplice, che la legge elettorale si cambia con il consenso di Berlusconi e di Grillo. Le regole del gioco si scrivono insieme. Il punto di fondo è che ci deve essere il consenso di Berlusconi e di Grillo”.

SULLO IUS SOLI

“Lo ius soli è un dovere, sacrosanto. Il governo ha deciso di non mettere la fiducia e io sto dalla parte di Gentiloni sempre: sto al suo fianco e accetto questa decisione con cooperazione e collaborazione”.
Intanto fuori dai Palazzi il mondo delle associazioni e la Chiesa italiana spingono perché la legge venga approvata. Ma le destre cantano vittoria, con Matteo Salvini che minaccia di “bloccare le Camere” se “ci riproveranno” e Renato Brunetta che parla di “rinvio a san mai”. E il Pd si ritrova bersaglio di attacchi contrapposti dei due alleati di governo – Ap e Mdp. Mentre tra i Dem trapelano malumori verso Gentiloni e lo stesso Renzi (accusato di aver “scaricato” la questione sul premier), per aver “ceduto al partitino” di Alfano.

SU BERLUSCONI.

“Berlusconi ha già votato due governi sostenuti dal Pd: i governi Monti e Letta. Non ha mai votato la fiducia a me, con noi aveva fatto un accordo sulle riforme e sappiamo com’era andata a finire… In futuro ognuno corre per vincere e se rimane questa legge elettorale chi fa il 40% governa. Ora Berlusconi dice mai un governo col Pd? Auguri”.
“In futuro ognuno corre per vincere e se rimane questa legge elettorale, chi fa il 40 per cento governa. Certo è complicato. Dopo di che lui dice ‘mai con il Pd’. Benissimo, auguri. Speriamo di non vedere un governo Berlusconi-Salvini. Ma decidono gli italiani. Ma Berlusconi ha da risolvere questo problemino: fa il popolare europeo o il populista europeo?”, aggiunge.
Sul GOVERNO Gentiloni:

“Certo che noi difendiamo il governo. Punto. Sto con Gentiloni, sempre. E’ il governo di un esponente Pd, si va a elezioni a scadenza naturale quando lo decidono presidente del Consiglio e presidente della Repubblica. E fino ad allora si dà una mano al presidente del Consiglio che rappresenta tutti gli italiani. Lo dico io a Palazzo Chigi ho subito le polemiche…”
Infine sul M5S e su Di Maio dice: “I Cinque stelle mi fanno paura, per i miei figli, perché credono che l’allunaggio non c’è mai stato, che ci sono le sirene nel Mediterraneo. Quando vedo la superficialità al potere, o meglio aspirante al potere, io dico ai miei: ‘con calma, occupiamo lo spazio del buon senso’. Tenacemente e con il sorriso sulle labbra”. Così Matteo Renzi, in un forum al Mattino, commenta le posizioni di Luigi Di Maio sugli incendi in Campania e sui vitalizi.
“Ritieni Grillo un nemico? No. Considero sacrosanta la sua battaglia per l’onestà ma non vogliamo il giustizialismo. Ma quando Di Maio dice di aver chiamato le ambasciate sugli incendi perché nessuno gli ha detto che c’è una procedura standard, io dico boh… Quando vedo la superficialità aspirante al potere…”. Quanto al caso del vitalizio al deputato Boneschi, “ma se è morto, che vitalizio vuoi che prenda?”, si chiede il segretario del Pd.

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