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Rino Gattuso: “Non siamo qui per pettinare le bambole. Non vedo una squadra menefreghista”

Rino Gattuso, allenatore del Napoli, ha parlato in Press Conference, alla vigilia della sfida con la Fiorentina. Ecco quanto evidenziato da “Linkabile”.
E’ entrato con un foglio, deve comunicare qualcosa?
“Niente”.
Le prossime 3 gare al San Paolo?
“Si pensa partita dopo partita. Se andiamo a vedere i numeri, non abbiamo fatto grandi numeri da quando sono arrivato io. La Fiorentina è viva, tengono bene il campo, corrono tantissimo. E’ una partita molto importante. Non pensiamo alla Lazio o alla Juve. Dobbiamo portare i 3 punti a casa”.
Servono i gol per vincere. Quanto manca?
“Dobbiamo sviluppare l’azione in modo migliore. Non è solo una questione relativa agli attaccanti. Batto sempre sulla linea di difesa, che deve tenere gli avversari nella loro metà campo”.
 Lobotka è arrivato a Napoli: cosa può dare?
“Sia Demme che Lobotka hanno qualità di palleggio. Lobotka può fare anche la mezz’ala. Demme solo il vertice basso. Sanno giocare, la palla scorre velocemente negli allenamenti. Con questi due giocatori aumenta la pressione per gli altri. Chi merita gioca, ci sono i doppi ruoli. Devono capire come vogliamo giocare”.
Cosa c’è che ancora va rettificato?
“Non faccio il mago. Analizzando i dati, abbiamo cambiato metodologia di lavoro. Giocano sempre gli stessi ogni 3 giorni. Col Perugia c’erano calciatori che non giocavano da mesi per 90 minuti. Mi piace come sta lavorando la squadra. Quando non si riesce a pensare si commettono degli errori. Tra 15-16 allenamenti si potra’ avere una squadra con continuità fisica”.
Tre partite in otto giorni…
“Mi mancano giocatori importanti. Non metto le mani avanti. In difesa mancano Maksimovic e Koulibaly. Dobbiamo recuperare energie”.
E’ più importante essere cattivi o belli?
“Entrambe le cose. La cattiveria ti può anche portare a commettere sciocchezze. Con falli inutili rischi di rimanere in 10 o 9. Per me la cattiveria significa non mollare. Stare sul pezzo e aiutare i compagni, senza lasciare nulla al caso”.
Insigne ha ritrovato i gol…

“Insigne è il capitano del Napoli, deve assumersi delle responsabilità, non solo lui ma tutti. Deve dare continuità a quello che sta facendo. La squadra deve dare tutto. Milik ha detto una cosa giusta: stiamo provando qualcosa di nuovo, possiamo migliorare”.

 Che progressi si aspetta con la Fiorentina?
“Abbiamo visto come giocano. Dobbiamo essere bravi. La Fiorentina ti viene addosso, palleggiano poco. Dobbiamo essere rapidi. Bisogna essere molto attenti, senza dare campo”.
Infortunati: ne recupera qualcuno martedì?
“Arriva Maksimovic, non lo so. Mertens ha fatto un lavoro fisico importante. Koulibaly va ascoltato. Nessuno dei tre sarà a disposizione”.
Demme è lo schermo giusto davanti alla difesa?
“Non è stato facile prenderlo. C’è stata la volontà del giocatore. Non a caso è stato il capitano del Lipsia. Giocare a due è diverso rispetto a giocare a tre a centrocampo. Ha i tempi giusti. Sia lui che Lobotka possono darci una mano”.
Pensa che si possa fare un ottimo girone di ritorno?
“Pensiamo a Chiesa, a Cutrone. Con la Fiorentina è una gara importante”.
 Gaetano in prestito alla Cremonese… Può somigliare la sua storia a quella di Castrovilli?
“Gianluca sa cosa penso. Deve crearsi un vissuto. Ha grandi doti tecniche e fisiche. Non è vero che non avevo stima in lui. Non puo’ giocare 2-3 minuti. Non facciamo paragoni con Castrovilli”.
Il Napoli gioca molto sulla sinistra. Senza Mario Rui, può giocare Hysaj? Come sta Ghoulam?
“Non è così. Non lavoriamo solo sulla sinistra. Ghoulam non sta ancora benissimo, sta soffrendo, non è ancora al 100%. Meglio di Hysaj ce ne sono pochi, si è fatto trovare pronto ed è agevolato: per 7 anni, sia a Empoli che a Napoli ha sempre giocato con una difesa a 4”.
Fabian Ruiz giocherà di nuovo nel suo ruolo? Cosa si aspetta da Lobotka?
“Lobotka l’abbiamo preso perchè è bravo. Sappiamo cosa può darci. A differenza di Demme, puo’ fare anche la mezz’ala. Demme gioca massimo a due tocchi. Lobotka è un po’ come Verratti, porta palla. Fabian Ruiz è un giocatore fortissimo, sta giocando molto bene, tocca la palla una volta in più, ha grandi qualità, solo i grandi giocatori fanno quello che sa fare lui. Mi piace in quella posizione, riesce a far girare la squadra, ci sta dando tanto”.
 La Fiorentina è tra le squadre che prende meno tiri… Con Fabian e Zielinski si può giocare in opposizione?
“Dobbiamo stare nei 25-30 metri. Il problema non è tirare, ma riempire l’area. Le occasioni le abbiamo ma le sbagliamo. Siamo tra le squadre in Europa che hanno preso più pali. Con il 4-3-3 voglio vedere 3-4 giocatori nell’area avversaria”.
 Come mai il Napoli è meno pensante del solito nel finale del match?
“Con il lavoro della settimana. Si corre con la palla. Pensante non significa che offendo gli altri. Col tempo diventerà una squadra pensante”.
Ospina è in vantaggio su Meret?
“Voi vi divertite, ma io non mi diverto. Ho sempre detto che Meret è un patrimonio della società e che il vissuto di Ospina è diverso da quello di Meret. Dalla gara con l’Inter, Meret non riesce a dare continuità. Fatica a tuffarsi. Ospina, in fase di palleggio, è più avanti. Il portiere deve parare. Altrimenti giochiamo col libero e il portiere volante. Ci stiamo lavorando. Meret non è al 100%”.
Coppa Italia, è un obiettivo concreto?
“Non possiamo trascurare nemmeno se giochiamo a biliardino con Gigi Riccio. Pure a tressette a perdere dobbiamo stare concentrati”.
E’ giusto predicare i piedi per terra o indicare un obiettivo?
“L’obiettivo è la gara con la Fiorentina. Se vedo la classifica divento bianco. Dobbiamo far finta che sia l’ultima partita. Non sto facendo nessuna terapia. So che spesso arriviamo al 70° e sono morti. So la fatica che stanno facendo, ce lo dicono gli strumenti. Non vedo una squadra menefreghista”.
Se li aspettava così i primi 35 giorni a Napoli?
“Lo sapevo, altrimenti ero in vacanza in Spagna o a Gallarate a portare i miei figli a scuola. Dobbiamo mettere insieme i problemi di testa di qualcuno e le altre piccole componenti”.
Mertens e Callejon, rinnovano?
“Non parlo di contratti. Nessuno ha bussato alla mia porta”.
Lei ha sempre sottolineato che per guadagnarsi la conferma nel Napoli a giugno sarà necessario ottenere una serie di vittorie. Da Benitez in poi, in molti hanno puntato su Allan, Ghoulam, Koulibaly, Mertens, Insigne e Callejon. Ricordando il celebre “Ricomincio da 3” di Massimo Troisi, si può dire che Gattuso ricomincerà da 6?
“Mi piacerebbe, ma dipende da tanti fattori. Dipende se andiamo in Europa League o in Champions, anche perchè la società dovrà fare delle valutazioni sui contratti. Sento parlare spesso di smantellamento, non è così, intanto il Napoli è tra le poche squadre che sta acquistando calciatori, un altro sta facendo le visite mediche (Rrahmani, ndr). Si lavora sull’oggi. Non stiamo qua per pettinare le bambole. Non guardo la Premier per il bel gioco. Mi piace vedere la serie B, si lavora per migliorare tutte queste situazioni”.

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