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Roma, di corsa contro i Tumori al Seno

Il Circo Massimo si tinge di Rosa. Uno dei luoghi d’attrazione cardine della Capitale, per tre giorni, rispettivamente il 16, 17 e 18 Maggio, sarà centro nevralgico della Lotta al Tumore al Seno e punto di riferimento per migliaia di sportivi.

A dare l’appuntamento è la madrina dell’evento, Maria Grazia Cucinotta, protagonista del video che ha già fatto il giro del web e dei Social Network.

Torna la tre giorni di sport e benessere nel segno della salute e della prevenzione. La celebre maratona e la passeggiata di solidarietà, organizzate dalla Susan G. Komen, terranno impegnati migliaia di atleti, o anche semplici appassionati, accorsi da tutte le regioni d’Italia.

Si tratta già del 15esimo appuntamento, e per festeggiare tale traguardo, gli organizzatori in collaborazione con la Fondazione Johnson & Johnson e con il contributo del Policlinico Gemelli di Roma, allestiranno il “Villaggio della Salute”, un’oasi dedicata alla prevenzione.

Saranno, infatti, messi a disposizione delle donne screening gratuiti ed esperti di alimentazione pronti a dispensare consigli per uno stile di vita sano e all’insegna dell’attività sportiva.

Le suddette iniziative saranno tutte assolutamente gratuite e prenotabili al sito www.raceroma.it .

Tantissimi i volontari di ogni età impegnati nell’allestimento e nella gestione degli spazi e degli stand dedicati alla gara.

Gara che prenderà il via domenica (5km), unitamente alla passeggiata (2km), e scorrerà attraverso il Circo Massimo, Piazza Venezia ed, infine, il Colosseo.

Il costo di partecipazione è di 13 euro. Il ricavato andrà a finanziare svariati progetti di ricerca.

Per rendersi conto della grandezza e dell’importanza della manifestazione basta rifarsi ai numeri dello scorso anno: 22 nuovi progetti realizzati in ben 9 regioni diverse.

L’evento è di quelli per tutta la famiglia. Non mancheranno aree attrezzate per i bambini.

Roma si appresta, quindi, ad accogliere migliaia di partecipanti in tuta e scarpette da ginnastica. L’auspicio è che i chilometri che saranno percorsi portino la ricerca ad avvicinarsi sempre più al traguardo più importante: la sconfitta della malattia. Di corsa, ovviamente

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