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RONALDINHO lascia il calcio, ma non troppo…

Dire che Ronaldo de Assis Moreira lascia il calcio è un paradosso.

Ronaldinho non lascerà mai il calcio, la sua immagina è troppo legata al gioco, alla sfera. Ronaldinho è il calcio.

Il brasiliano è il connubio perfetto tra poesia e calcio, è la causa comune che ha avvicinato generazioni e generazioni al gioco del pallone. Il suo danzare, il suo saper sorridere, l’essere sportivo, l’estro tutte qualità che hanno creato una sorta di Dio in questi anni.

Ebbene si, il 37enne Gaucho si ritira dal calcio giocato, a rivelarlo è il fratello Assis che ha poi dichiarato ai microfoni: ” La partita di addio si terrà dopo la fine della Coppa del mondo in Russia prevista il 15 Luglio. Ronnie? Era stanco. Una volta me lo confessò dopo una partita in Cecenia.”

 

Ma le gesta resteranno. I suoi goal, le sue giocate resteranno impresse negli amanti del calcio. Il goal nel 2005 contro il Chelsea, prima danzando sul pallone e poi spedendolo in rete di punta.

Un anno dopo la sforbiciata contro il Villareal al Camp Nou che fece impazzire Trevisani, il noto telecronista Sky.

L’incredibile prodezza nel 2003 contro il Siviglia: partendo da sinistra Gaucho salta due uomini e lancia partire un missile che bacia la traversa per poi spegnersi nella rete.

Troppi momenti da ricordare nella carriera di Dinho. Il brasiliano ha vinto un titolo mondiale nel 2002, una Champions con il Barcellona nel 2006 e il Pallone d’Oro. Il suo talento lo abbiamo potuto assaporare anche da più vicino, quando decise di indossare la maglia del Milan.

Già quel talento, che il mondo del calcio l’ha abbandonato…ma non troppo.

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