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Salvini a Napoli, tafferugli tra le forze dell’ordine e i centri sociali

Salvini a Napoli: prima tappa con gli impenditori da Marinella, poi va a Scampia nella Palestra di Pino Maddaloni e chiude con il meeting con i militanti della Lega al teatro Augusteo, dove parla della squadra per “liberare la Campania dal Pd” e dei decreti sicurezza. Città blindata e manifesti di protesta. Tafferugli tra polizia e i centri sociali in via Toledo e ai Quartieri Spagnoli. Intanto in piazza Dante va in scena il  flash Mob delle Sardine, ma l’adesione è bassissima: un flop rispetto a novembre.

Matteo Salvini lascia il teatro alle 21,30 dalla stessa uscita laterale che aveva utilizzato al suo arrivo. Il leader della Lega è rimasto sul palco per oltre un’ora e mezza dopo la fine del suo intervento per i selfie di rito con alcune centinaia di militanti che hanno assiepato la platea del teatro e che si sono messi in fila ai piedi del palco per immortalare questo momento.

All’esterno del teatro un gruppo di persone ha atteso l’uscita dei primi fan della Lega per urlare “vergogna” e “andate via da Napoli”. Salvini ha in programma una cena in un ristorante di Napoli e domani è prevista la sua presenza a Bagnoli per visitare il centro Giffas.

Tafferugli nei Quartieri Spagnoli di Napoli tra i manifestanti aderenti ai centri sociali, circa 200, e le forze dell’ordine, che hanno sbarrato loro il passo a poche centinaia di metri dal teatro Augusteo dove era in corso la manifestazione di Matteo Salvini.

I manifestanti sono partiti lentamente in corteo dal presidio di via Toledo, preceduti a distanza dalla Polizia: dopo aver percorso circa 150 metri, a sorpresa hanno svoltato verso i Quartieri Spagnoli e di corsa hanno cercato di raggiungere il teatro, aggirando il cordone delle forze dell’ordine. Polizia e carabinieri li hanno rincorsi e bloccati all’incrocio tra via Speranzella e vico D’Afflitto.
Ci sono stati spintoni e contatti tra i due gruppi, che al momento si fronteggiano.

Qualche commerciante ha abbassato le saracinesche, ma dopo il breve tafferuglio, non ci sono stati incidenti ed i manifestanti si sono limitati a scandire slogan contro il leader della Lega e contro Polizia e Carabinieri.
Cori anche fuori all’Augusto contro Salvini ( “Fascista carogna torna nella fogna”) accolgono  i sostenitori che escono dal teatro , mentre i manifestanti del “No Salvini day” manifestano tra i vicoli dei Quartieri Spagnoli tenuti sotto controllo dalla polizia in assetto anti sommossa, fino a quando Salvini no nlascia il teatro.

Salvini a Napoli incontra anche  alcuni imprenditori partenopei negli uffici di Maurizio Marinella, alla Riviera di Chiaia.   “Salvini è venuto a incontrare un gruppo di imprenditori per ascoltare i loro problemi e proporre delle risposte, spiegando che la vecchia concezione della Lega che guarda solo al Nord non esiste più, perché nel mondo il brand Italia è fortissimo ma riguarda tutto il Paese”. Così Maurizio Marinella, imprenditore napoletano delle cravatte, descrive la riunione informale che il leader della Lega.

 Il leader della Lega quindi si sposta nel quartiere di Scampia per una visita al Centro sportivo Gianni Maddaloni.

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Ad attendere l’ex Ministro a Scampia c’è un gruppo di contestatori. “Scampia non si lega”. È scritto su uno striscione firmato dal comitato Vle e affisso a Scampia, nei pressi della palestra del judoka Gianni Maddaloni.

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“Napoli non dimentica anni e anni di Insulti leghisti e non si fa ingannare da chi dopo decenni di politiche settentrionaliste scende al sud provando a raccattare voti fomentando odio e razzismo”. Così Davide Dioguardi del Centro sociale  Insurgencia che, insieme ad attivisti, associazioni e cittadini è in piazza per manifestare contro Salvini. “Napoli – sottolinea Dioguardi  – non si è mai legata. È Una città aperta, libera e solidale”. 

Salvini a Napoli, tafferugli tra le forze dell'ordine e i centri sociali

Per l’arrivo del leader della Lega  centro blindato. Camionette della polizia sistemate lungo via Toledo per tutto il pomeriggio.

Salvini a Napoli, tafferugli tra le forze dell'ordine e i centri sociali

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