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Salvini e i pieni poteri! Tutti all’attacco del ministro degli Interni “capitan Fracassa e bagnino!”

“Capitan Fracassa farnetica. E dalla spiaggia chiede: Italiani, datemi pieni poteri. L’ultimo a chiederli fu Badoglio! Salvini, per favore: meno mojiti, più camomille”. Lo scrive su Facebook il senatore del Pd Matteo Renzi.

“Salvini? Non ha capito che c’è anche il Presidente della Repubblica. Noi comunque lo aspettiamo nel tour ‘Gigione and friends’ sulle battigie d’Italia. A Castel Volturno gli daremo il secchiello d’oro come miglior bagnino d’Italia”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca commentando la crisi di governo in corso e in vista dell’annunciata tappa del beach tour di Salvini a Ferragosto nel Casertano. “Sapevamo -ha aggiunto De Luca – che il governo si sarebbe squagliato, perché è un circo equestre, al netto di Conte, una persona di cui ho stima e rispetto. E ho alcuni amici come Giorgetti e Garavaglia”.

Noi siamo pronti, della poltrona non ci interessa nulla e non ci è mai interessato nulla, ma una cosa è certa: quando prendi in giro il Paese e i cittadini prima o poi ti torna contro. Prima o poi ne paghi le conseguenze. Ad ogni modo c’è una riforma a settembre, fondamentale, che riguarda il taglio definitivo di 345 parlamentari. E’ una riforma epocale, tagliamo 345 poltrone e mandiamo a casa 345 vecchi politicanti. Se riapriamo le Camere per la parlamentarizzazione, a questo punto cogliamo l’opportunità di anticipare anche il voto di questa riforma, votiamola subito e poi ridiamo la parola agli italiani. Il mio è un appello a tutte le forze politiche in Parlamento: votiamo il taglio di 345 poltrone e poi voto. Lo dice Luigi Di Maio in una nota.

La crisi politica dell’Italia apre il quotidiano francese Le Monde. “Italia: Salvini fa scoppiare la coalizione al potere”, titola in prima pagina il giornale parigino, aggiungendo: “Reclamando giovedì elezioni anticipate dopo aver richiesto l’uscita di tre ministri 5 Stelle Matteo Salvini ha sancito la fine della coalizione populista”. Il vicepremier e “ministro dell’Interno di estrema destra ha approfittato della persistente opposizione dei 5 Stelle alla Tav Torino-Lione per orchestrare la spaccatura”, prosegue il quotidiano del pomeriggio, secondo cui il leader della Lega è ora “in posizione di forza e ha recentemente avviato un tour delle spiagge che molto assomiglia ad un’ingresso in campagna elettorale”. “Per l’Italia – sintetizza Le Monde – si apre un periodo di incertezza, tra una sintesi di bilancio irrisolvibile ed un’economia ferma”. A corredo anche un articolo intitolato: “Un anno di discesa agli inferi per il Movimento 5 Stelle”.

“Il più potente populista in Italia governa dalla spiaggia”: così il New York Times titola un lungo articolo su Matteo Salvini nell’edizione in edicola oggi. A corredo una grande foto che ritrae il vicepremier – definito nella didascalia “il potente leader del partito anti immigrati della Lega” – in spiaggia a Forte dei Marmi in costume e con un gonfiabile rosa tra le mani. “Una vacanza ben in vista è un passo verso l’incarico più importante”, scrive il quotidiano alludendo alle ambizioni di premierato del ministro degli interni e ricordando tutte le sue recenti apparizioni anche a Milano Marittima, Cervia e Sabaudia. “Matteo Salvini si è tolto la maglietta, ha preso il suo mojito e ha fatto festa con un trasporto degno dello Spring Break”, si legge a proposito della controversa apparizione al Papeete Beach Club.

“Una crisi di governo a Parlamento chiuso e nel periodo in cui si concentrano le ferie nelle fabbriche e negli uffici, già di per sé è un fatto irrituale e inquietante”, dice la leader della Fiom-Cgil, Francesca Re David, che avverte: “Adesso è decisiva la correttezza di tutto il percorso istituzionale, senza cedere ad una invocata semplificazione che metterebbe a rischio il rispetto delle istituzioni democratiche; e di certo – aggiunge – il ministro dell’Interno che ha voluto la crisi e che si candida a Premier, non può garantire la trasparenza del percorso elettorale rimanendo al Viminale”.

“‘Chiedo agli italiani di darmi pieni poteri’, dice Salvini. In una democrazia il potere è diviso tra potere legislativo, esecutivo e giudiziario. Solo i grandi dittatori come Mussolini, Hitler, Stalin, hanno avuto ‘pieni poteri’. Non mi era mai capitato di sentire questa frase pronunciata da un politico italiano. Le parole sono come pietre. Sarebbe sbagliato sottovalutare quelle di Salvini”. Lo scrive su Fb Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana.

“E bravo Salvini che pur di non affrontare i suoi problemi personali, pur di nascondere in cassaforte gli scheletri di Moscopoli, pur di non votare la riforma della Giustizia fa una crisi di governo in costume da bagno raccontando una marea di cazzate e attaccandosi niente poco di meno che al Tav, un’opera che anche i muri sapevano non avremmo mai appoggiato! “. Lo scrive la vicepresidente del Senato, Paola Taverna. “E bravo Salvini che vuole tenersi più poltrone possibili evitando il taglio dei parlamentari, che non sapeva dove trovare i soldi per la Flat tax e anziché ragionare sul taglio del cuneo fiscale preferisce non fare nulla! Così almeno per un paio di mesi è sicuro di non dover andare in Antimafia a riferire su presunte porcate. E bravo Salvini che ha imparato dal peggiore, Berlusconi, personaggio politico e umano così vile da asservire un Paese ai suoi interessi personali! E bravo Salvini che, piedi a mollo, butta l’Italia nel caos più totale così nemmeno delle autonomie deve render conto a nessuno!”, prosegue Taverna. “Parole, parole, soltanto parole perché l’Italia abbiamo provato a cambiarla solo noi! Ma dicci, caro Salvini, quale moneta di scambio vale più del futuro dei cittadini? Cosa vale più di ridurre le tasse? Cosa vale più di una giustizia certa? Cosa vale più di alzare gli stipendi con il salario minimo? Vieni in Parlamento a spiegarcelo, ti aspettiamo e, mi raccomando, non scappare come hai fatto l’ultima volta. Per me da oggi sei e sarai sempre un #traditore del popolo italiano”, conclude.

“La Lega annuncia la presentazione, al Senato, di una mozione di sfiducia al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Noi ricordiamo a tutti che saltare la fila è un atto di grande inciviltà: si proceda per ordine, anticipando il voto sulla mozione di sfiducia al Ministro dell’Interno Matteo Salvini, presentata al Senato a inizio agosto e già calendarizzata per settembre”. Così, in una nota, Angelo Bonelli, coordinatore dell’esecutivo nazionale dei Verdi ed esponente di Europa Verde.

“La caduta del Governo Conte è una buona notizia. Purtroppo il timore è che, stando così le cose, il prossimo Governo sarà addirittura peggiore. Togliere la fiducia a Conte è nel pieno della legittimità politica di Salvini: tempi e modi, invece, mostrano il suo disprezzo per le Istituzioni. Sta sfiduciando un Governo in cui esponenti della Lega ancora ricoprono ruoli importanti: inizino a dimettersi. Vorrei poi ricordare a Salvini che i “pieni poteri” non esistono, se non nei fumetti (uno solo li ha pretesi, nel 1933, ed è bene non prenderlo ad esempio)”: così il senatore Pietro Grasso (Leu). “E’ evidente che Salvini abbia piena consapevolezza del disastro dei conti pubblici, e di quanto li abbiano aggravati con le scelte di questi mesi. Per questo – dice grasso – vuole correre ad elezioni ma, come ha sottolineato Conte, i tempi del Parlamento li decidono i Presidenti di Camera e Senato, e quelli della crisi li deciderà il Quirinale. Salvini non può gestire dal Viminale la fase elettorale. È inaccettabile che chi chiede alla piazza pieni poteri e si scaglia contro Parlamento e Magistratura sovrintenda i delicati passaggi del voto. Dovrà essere un Governo elettorale a gestire le settimane che ci separano dal voto”. “Per quel che riguarda il campo della sinistra – dice ancora Grasso – tutto quello che c’è ora non è sufficiente. Sono convinto che non si possa andare in ordine sparso e a mani nude contro Salvini, la Bestia e il clima che c’è nel Paese. Serve un cambio di passo, una rivoluzione programmatica e nuovi protagonisti, una visione del Paese forte su alcuni punti irrinunciabili (svolta ecologica, istruzione gratuita, rilancio del welfare e degli investimenti pubblici, revisione del Trattato di Dublino e della Legge Bossi-Fini) che possa riportare tanti elettori alle urne, ma al momento non vedo tracce di nulla di tutto questo”.

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