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Sanità, M5S: neo direttore Istituto Pascale condannato dalla Corte dei Conti. De Luca lo rimuova

“Chiediamo conto al presidente della Regione De Luca della nomina di Attilio Bianchi come nuovo direttore generale dell’Istituto Nazionale Tumori ‘Fondazione G. Pascale’. Ci risulta che nel marzo di quest’anno, Bianchi, nel ruolo di ex direttore generale dell’Università di Salerno, sia stato condannato dalla Corte dei Conti per danno erariale al pagamento di 59mila euro per aver assegnato alcuni incarichi ‘fuori legge’ all’Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno”. Lo denuncia il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino, componente della Commissione Sanità che sottolinea: “Era stato proprio un emendamento del Movimento 5 Stelle a introdurre nella legge sulle nomine in sanità lo stop a nomine di direttori generali condannati con sentenza anche non definitiva, da parte della Corte dei Conti, al risarcimento del danno erariale per condotte dolose. Una garanzia perchè chi ha abusato dei soldi pubblici non sia chiamato a gestire la sanità”. “Ora De Luca, violando apertamente la legge regionale – spiega – nomina un direttore generale incompatibile per legge perché gravato da una condanna erariale”. “Un fatto gravissimo di cui chiediamo conto al presidente De Luca – prosegue – sua è stata la responsabilità della nomina, sua dev’essere ora l’immediata rimozione di Bianchi dalla direzione dell’istituto ‘Pascale’”. “Cos’altro deve accadere per dare ragione alla battaglia del M5S sulla scandalosa legge di De Luca sulle nomine in sanità? Avevamo provato a impedire fatti del genere bloccando quella legge ad personam sulle nomine in sanità voluta da De Luca che nei fatti contraddice le innovazioni contenute nella legge Madia  – sottolinea –  e riporta la Campania all’anno zero dove un presidente di Regione decide in modo insindacabile chi mettere nei posti chiave”. “Ora i cittadini campani comprendono la nostra battaglia – aggiunge – questa pessima legge sulle nomine in sanità va contro l’orientamento normativo nazionale e  non introduce un minimo filtro allo strapotere della politica nella scelta di chi dovrà gestire la salute dei cittadini”. “La nomina di Bianchi è un passo falso che aggrava ancora di più la paralisi inaccettabile che da mesi blocca la programmazione dell’istituto Pascale – continua Ciarambino – un istituto che resta un’eccellenza ma che mostra delle criticità da risolvere con urgenza come la riduzione dei tempi di attesa per i ricoveri, la salvaguardia della chirurgia di eccellenza, il potenziamento della struttura con l’assunzione di personale”.

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