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Sarri: “Sbagliato l’approccio a Pescara: contro il Milan voglio concentrazione”

“A Pescara abbiamo sbagliato l’approccio. Siamo entrati in campo pigri e questo non deve più ripetersi. Domani col Milan voglio una reazione decisa della squadra e massima concentrazione”. Maurizio Sarri è deciso e lapidario nell’incontro con la stampa a Castelvolturno. Il tecnico analizza il match dell’Adriatico e alza l’attenzione per la sfida contro i rossoneri 

Mister, cosa è successo nel debutto a Pescara?

“Abbiamo cominciato in maniera pigra e questa è stata una nostra responsabilità. Poi abbiamo avuto una buona reazione, non abbiamo vinto per alcune concause, ma certamente non mi è piaciuto l’approccio al campionato. Poco male, perché io non credo al calcio d’agosto, penso che in questo periodo non si debba giocare perché le prestazioni sono poco indicative del valore reale di una squadra. Però restano nostre responsabilità precise sulla prestazione. Abbiamo incontrato una squadra piena di entusiasmo ma noi non siamo stati alla nostra altezza”.

Le voci di mercato possono condizionare le sue scelte domani? Un nome su tutti: Gabbiadini:

“Io di mercato non parlo e non mi interessano voci. Domani convocherò chi ho a disposizione e prenderò in considerazione tutti. Gabbiadini nelle fasi iniziali di campionato non è mai al top, ma si sta allenando bene ed ha bisogno di tempo per esprimersi al top”.

Che Milan si aspetta? L’ambiente è un po’ deluso dalla campagna acquisti.

“Il Milan è una squadra forte alla quale Montella ha già dato una identità. Ha calciatori di qualità ed hanno un’impronta di gioco delineata. Sarà una sfida complicata anche perché loro la campagna acquisti importante l’hanno fatta nella passata stagione ed hanno cambiato pochissimi uomini”.

L’ingresso di Milik a Pescara ha dato la scossa. Qual è il suo giudizio sul calciatore?

“Milik è già a suo agio. Le mie sensazioni su di lui sono estremamente positive e credo che crescerà tantissimo”.

Milik e Mertens, dopo il secondo tempo a Pescara, possono cambiare le gerarchie di squadra?

“Per me non esistono gerarchie. Le gerarchie lasciano il tempo che trovano. La gerarchia la fa il campo, le mie scelte sono figlie dei riscontri dell’allenamento e della partita. Secondo me quando loro sono entrati la squadra si era già rialzata. Poi hanno trovato soluzioni anche loro per poter segnare e si poteva anche vincere. Piuttosto spiace per alcuni episodi come quelli dei rigori che potevano cambiare il risultato. Su Mertens per esempio o c’era fallo su di lui o c’era fallo sul portiere. Dare angolo era l’unica scelta che non aveva senso”.

Si è sentita l’assenza di Jorginho all’esordio?

“Non è una questione di singoli ma di reparti. Avevamo troppi spazi tra le linee ed è stato un atteggiamento iniziale della squadra che ha portato a giocar male il primo tempo. Però ripeto per le partite di agosto non sono mai né soddisfatto, né preoccupato. C’è tempo per vedere il nostro vero valore”.

Domani ci sarà forse un Milan che ha dovuto ridimensionare le sue ambizioni:

“Io non credo che abbiano cambiato obiettivi. Il Milan credo sia convinto legittimamente di poter lottare per la Champions. E’ un’altra partita di agosto e quindi dipenderà più dalla condizione atletica che da quella tecnica. Il Milan ha lasciato sensazioni molto positive in questo inizio di stagione, quindi sarà un match tutto da scoprire e molto difficile”.

Dalla squadra cosa si aspetta dopo l’esordio in chiaroscuro?

“Credo che il primo tempo di Pescara debba far scattare una molla diversa in testa ai ragazzi. Quell’approccio di pigrizia sappiamo che non deve ripetersi. Spero che la rabbia del debutto possa portare la squadra a reagire in maniera forte”.

Cavani ha mandato messaggi d’amore a Napoli…

“Cavani è un giocatore del Paris Saint Germain. Poi per il resto le sensazioni che ti fa vivere questa città sono uniche, è normale che chi è stato qui mandi messaggi d’amore, perché questa città li merita”.

Cosa promette ai tifosi per questa stagione?

“Ai tifosi possiamo promettere di non avere più un approccio alla gara come quello di Pescara. Vogliamo dare alla gente la sensazione di esprimere sempre il massimo e di giocarci tutti i 90 minuti con la concentrazione alta. Poi si può perdere e vincere, ma ciò che conta è dare tutto per la squadra”.

Infine un commento al sorteggio Champions:

“Nel nostro girone abbiamo tre squadre che hanno vinto il campionato nel loro Paese. E’ quindi un Grione che sembra minore come prestigio ma in realtà è un gruppo complicato e combattuto. Ma è chiaro che in Champions devi aspettarti avversari di valore”.

(fonte: sscnapoli.it)

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