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Sblocca Italia, Del Basso De Caro ‘bacchetta’ Civati

Province, Sblocca Italia, regionali: il sottosegretario alle Infrastrutture Umberto Del Basso De Caro è ritornato in Irpinia per la serata conclusiva della Festa dell’Unità di Lioni. Tanti i temi al centro del dibattito che ha visto anche la partecipazione dell’eurodeputato Andrea Cozzolino e convitato di pietra Stefano Caldoro. Nel mirino del sottosegretario infatti il Governo regionale: “Stiamo assistendo in queste settimane alla vergognosa sfilata dei sindaci del centrodestra con le fasce tricolori che si fanno fotografare con l’assessore Martusciello alla firma dei decreti di accelerazione della spesa ben sapendo che non riusciranno a spendere i fondi entro il 31 dicembre 2015, quando Caldoro ha impiegato 3 anni e mezzo per riprogrammare le risorse 2007-2013. Sul progetto pilota Alta Irpinia, che muove quattro milioni di euro di trasferimenti statali cui potranno seguire altre tipologie di finanziamento, il governatore sta provando a intestarsi questo risultato, ma i presenti sanno che è frutto del lavoro dell’ex ministro Fabrizio Barca e che l’Alta Irpinia è stata scelta perché era il territorio più pronto per la sperimentazione”.

La campagna elettorale per le prossime Regionali dovrà quindi partire proprio dal fare chiarezza su come saranno utilizzati i nuovi fondi: “Per essere il partito della Nazione – come ha auspicato Renzi – servono idee. Il PD deve perciò riflettere su questo anziché continuare con il valzer delle autocandidature. Le primarie si faranno, non sono il giudizio universale, ma bisogna capire quale sarà il programma, dopo verrà la coalizione. Ad esempio noi come riformisti dobbiamo avere il coraggio di dire cose sgradite come: mettiamo mano alle partecipate”.

Un commento anche alle parole pronunciate ad Avellino nel pomeriggio da Pippo Civati secondo cui per fare sviluppo al Sud servono misure più incisive delle “autostrade. Mi sembra che lo Sblocca Italia non vada in questa direzione e poi non sembra sbloccare molto” – ha dichiarato l’ex consigliere regionale lombardo.

“Civati non ha letto il decreto. Le infrastrutture previste sono importanti e ce ne sono diverse che riguardano l’Irpinia come la Pavoncelli bis, la Lioni-Grottaminarda e l’Alta Capacità nel tratto Apice-Orsara che attraversa la Valle Ufita. E’ un tracciato molto complicato da realizzare a livello ingegneristico a causa di una frana, però è un’opera con tempi certi: va cantierizzata entro fine 2015. Poi c’è l’istituzione del commissario per la riqualificazione di Bagnoli. Di che si lamentano ora De Magistris e Sodano? A Bagnoli sono stati fermi venti anni.. E c’è anche una voce dedicata al made in Italy e alla filiera agroalimentare, qualcosa che dovremo essere bravi a utilizzare per qualificare le nostre eccellenze”.

Visto il contesto e considerati gli imminenti appuntamenti, un passaggio sulle Province: “Io ho serie incertezze sul quando le province saranno effettivamente soppresse e ragionevolmente credo che questo non avverrà prima del 2018 perché sarà necessaria una fase transitoria, ci saranno deleghe e sub-deleghe quindi non vanno sottovalutate queste elezioni e sono certo che Paolo Foti sarà eletto”.

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