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SIBILIA(M5S):”FERMARE IL BUSINESS DELLE COOPERATIVE”

Il business della gestione degli immigrati è arrivato anche in Irpinia, ma il vaso di Pandora è finalmente stato scoperchiato” . Così si è espresso il deputato del Movimento 5 Stelle Carlo Sibilia, a proposito del sequestro di settecentri di accoglienza effettuato dai Carabinieri del Nas nell’ambito di un’inchiesta della Procura della Repubblica di Avellino.

Lo scorso ottobre – ha ricordato il portavoce irpino – ho presentato un’interrogazione al Ministro dell’Interno sulla gestione e sui costi dei flussi migratori in Italia, mentre a dicembre la mia collega Vega Colonnese della Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema di accoglienza dei migranti, dopo i fatti di Scampitella ha chiesto ad Alfano, in un atto di sindacato ispettivo da me cofirmato, di assumere iniziative per monitorare l’operato e i servizi offerti dai soggetti affidatari operanti in provincia di Avellino, anche in virtù della denuncia pubblica effettuata dalla Cgil e mai presa seriamente in considerazione dalle autorità preposte”.

E’ davvero incomprensibile – ha incalzato Sibilia – che alcuni dei gestori dei centri di accoglienza, così come risulta dalla delibera della prefettura di approvazione graduatoria, la n. 6809/2015 del 25 marzo, siano quelli già noti alle cronache perché legati a Mafia Capitale. Altri, invece, sono nati con scopi differenti per poi improvvisarsi operatori dell’accoglienza”.

Sibilia ha poi rincarato la dose. “Quindi, sui primi è mancato un controllo serrato dei precedenti da parte delle Istituzioni preposte, sui secondi non si sono verificate le condizioni di affidabilità. Il risultato? Scarse condizioni igieniche, scadente qualità del cibo e strutture inadeguate ad ospitare gli immigrati. Un business, questo, che intreccia gli affari delle cooperative e i finanziamenti da parte dello Stato e che va fermato al più presto perché contrario al rispetto dei diritti umani cui deve essere improntato il sistema di accoglienza. Siamo in una fase di piena emergenza con circa 300 immigrati da redistribuire entro il 19 febbraio e l’arrivo di altrettante persone sul nostro territorio. Molti Comuni non riusciranno a gestire questo nuovo flusso. Occorre rivedere tutto il sistema per scongiurare il ripetersi di casi simili a quelli che si sono verificati in Irpinia. La politica faccia la sua parte nelle sedi opportune. Il Parlamento si assuma la responsabilità di voltare pagina e di scrivere un altro capitolo sulla immigrazione che contempli realmente accoglienza ed integrazione”.

Tralasciando il fatto che siamo una delle province con il tasso di disoccupazione giovanile più alto d’Italia – ha concluso Sibilia – e che, quindi, faremmo bene a pensare prima ai problemi di casa nostra, tale vicenda pone il Ministero dell’Interno di fronte alla necessità di una seria riflessione: se non siamo in grado di esercitare un controllo su questo business, allora non siamo nelle condizioni di accogliere nessuno” –

 

 

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