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SITUAZIONE CRITICA IN VENEZUELA , CHIAMATO ALLE URNE PER LE PRESIDENZIALI

Domani si terranno le elezioni presidenziali indette dal presidente Nicolás Maduro,  per questa tornata elettorale una buona fetta dell’opposizione sta contestando la decisione del presidente, decidendo di non prendere parte alle consultazioni. La situazione che si presenta, è a dir poco rovente che vede una profonda spaccatura politica, un’inflazione altissima, una carenza di generi alimentari e di altri beni di prima necessità e un sistema sanitario quasi al collasso, questo è il l’aria  che si respira in questa Nazione, che recentemente sta vivendo in clima instabile. Non ha caso il Venezuela ha l’inflazione più alta del mondo. Stando a quando emerge dalle stime del Fondo monetario internazionale (FMI) con sede negli USA, l’indice raggiungerà il 13.000 per cento quest’anno, mentre il prodotto interno lordo avrà una contrazione del 15 per cento. A causa della mancanza di valuta straniera e del crollo delle entrate petrolifere, analogamente a quanto è costipato nel sottosuolo, essendo il paese con le maggiori riserve di greggio al mondo non riesce a importare cibo o altri beni di prima necessità. Tutto questo ha scaturito che centinaia di migliaia di venezuelani, hanno lasciato il paese negli ultimi mesi per trovare rifugio oltre confine oppure si stanno organizzando per farlo, mentre Caracas è teatro di una grave ondata di criminalità. Sembrerebbe che la comunità internazionale abbia preso le distanze da questa tornata elettorale, annunciato che non riconosceranno l’esito delle consultazioni considerate illegittime. Alle critiche dei 14 membri del cosiddetto Gruppo di Lima (Argentina, Brasile, Messico, Colombia, Cile, Perú, Paraguay, Panama, Honduras, Costa Rica, Guatemala, Canada, Guyana e Santa Lucia) si sono aggiunti quelle di Stati Uniti e Unione europea. Al Presidente in carica, Nicolas Maduro, tra le   dure critiche,  figurano la decisione di convocare anticipatamente le consultazioni. Come se non bastasse a indire le presidenziali è stata l’Assemblea costituente, organismo eletto a titolo straordinario nel 2017 con un voto a sua volta messo in discussione dalla comunità internazionale. Per i venezuelani la comunità internazionale auspica una veloce ripresa e l’uscita immediata da questa situazione criticità.

Raffaele Fattopace 

 

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