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STATI UNITI: CONTINUANO GLI SCONTRI NELLE MANIFESTAZIONI ANTIRAZZISTE

Negli Stati Uniti, precisamente a Dallas, ci sono stati degli scontri perseguiti durante una manifestazione antirazzista. È intervenuta la polizia a cavallo per sedare i tafferugli esplosi, dopo che circa 2.300 persone avevano partecipato alla manifestazione anti-razzista al City Hall Plaza e che alcuni di questi si erano spostati verso il memoriale. Soltanto una ventina di persone sono rimaste, del centinaio che protestava inizialmente.

La polizia, dunque,  è intervenuta per sedare gli scontri,  scoppiati tra un gruppo di persone che chiedeva l’abbattimento delle statue dei Confederati inserito all’interno di un memoriale della Guerra civile e altre che presidiavano la zona in difesa dei monumenti. Entrambe le fazioni, risultavano armate. Mentre ad Atlanta vi è stato un corteo in nome di Martin Luther King, infatti una centinaia di persone hanno manifestato contro il razzismo, l’odio e l’avanzata dei suprematisti bianchi, marciando dal centro città fino alla casa di Martin Luther King. Gli organizzatori avevano espresso una  richiesta fin dalla vigilia ai manifestanti, affinchè si mantenessero fedeli ai valori del leader pacifista e fosse evitata ogni violenza. La marcia è organizata dopo  fatti di Charlottsville, dove un’auto si è lanciata sulla folla durante una contro-manifestazione ad un raduno di nazionalisti bianchi uccidendo una donna e ferendo 19 persone. Ad Atlanta, hanno manifestato anche persone con bambini, intere famiglie.

Nel mentre, la polemica sulla sorte dei monumenti dedicati agli uomini degli Stati del Sud dilaga ferocemente. Anche  a Boston sono scesi in 40mila in piazza, in riposta a una manifestazione della destra per proteggere la  libertà di espressione, con 500 agenti di polizia pronti a sorvegliare che tutto si svolgesse in un clima sereno.

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