Cultura

Strategie e sinergie per lo sviluppo turistico in Campania

«Con l’approvazione della nuova legge si mette a sistema questo fermento di idee e di opinioni nella consapevolezza che turismo e  beni culturali rappresentano un volano per l’occupazione nell’intera Regione Campania». A parlare è l’assessore regionale al Turismo Pasquale Sommese che ha aperto, presso il  Dipartimento di Lettere e Beni Culturali della Sun a Santa Maria Capua Vetere, l’incontro sul tema: “Beni culturali, turismo e formazione: strategie e sinergie per lo sviluppo regionale. Organizzazione del sistema turistico in Campania. Presentazione della legge regionale 18/201”.

Introdotto dalla preside del Dipartimento di Lettere Rosanna Cioffi, l’interessante appuntamento ha visto gli interventi di Nadia Barrella Dipartimento di Lettere della Sun, Manlio Ingrosso del Dipartimento di Economia, Donatella Cagnazzo di Confindustria e Lucia Ranucci commissario dell’Ept di Caserta.

L’assessore Sommese ha evidenziato: «I dati che ci arrivano dal settore turismo sono sempre più ottimistici e ci incoraggiano a mettere in campo in un momento di grande velocizzazione dei nuovi linguaggi della tecnologia e dell’innovazione, un turismo globale che cammina veloce. Bisogna dunque essere pronti e in linea con questi modelli. Per la prima volta una legge individua le funzioni proprie di ogni ente e per la prima volta inserisce la territorializzazione delle politiche da mettere in campo, culture omogenee, poli turistici locali in coerenza con la programmazione economica e il rispetto della situazione territoriale ed urbanistica. Questi sono due elementi che il piano territoriale ha previsto e che per la prima volta una legge fa sua». Sommese ha poi precisato: «Oggi con questa nuova normativa  possiamo davvero dire che siamo a buon punto».

La professoressa Barrella intervenendo sulla legge ha fatto una serie di valutazioni legate al corso di laurea da lei presieduto non mancando di considerare «le interessanti ricadute che questo importante strumento normativo potrà avere per la formazione nel settore beni culturali ma anche quelle che la nuova prassi potrebbe ottenere in termini di spazi occupazionali».  La docente di Museologia ha poi aggiunto: «La mia prima riflessione nasce dai principi ispiratori della legge e dalle sue finalità. Essa sottolinea, sin dal principio, la necessità della cooperazione come molla fondamentale dello sviluppo e si rivolge a tutti gli attori della possibile trasformazione del sistema turistico in Campania individuando, ed è questo l’aspetto su cui mi soffermerò, il ruolo chiave che devono giocare in questa trasformazione e in questo sviluppo i beni culturali, intesi “come sistema territoriale complesso”. La legge parla, direi finalmente, di “valorizzazione del patrimonio dell’ambiente e dei beni culturali” e li riconosce come attrattori decisivi per lo sviluppo dell’impresa- turismo». Per il commissario dell’Ept Ranucci «la legge porterà alla nascita dell’agenzia regionale per la promozione del turismo e dei beni culturali, con l’obbiettivo di attuare la programmazione regionale, in materia di turismo e promuovere l’attività culturale sul nostro territorio. Inoltre  – ha concluso – viene data la giusta visibilità alle pro Loco riconoscendo loro il valore sociale che da sempre rappresentano».

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