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TENSIONE ALL’INTERNO DEL PD, ORLANDO: ” IO SCELTE NON NE HO COMPIUTE, SONO STATO MESSO AL CORRENTE DEL LUOGO IN CUI ERO CANDIDATO ALLE QUATTRO DEL MATTINO, MA PENSAVO DI ESSERE UTILE ANCHE IN UN COLLEGIO UNINOMINALE IN CUI DARE UN CONTRIBUTO”

“Invito gli esponenti della maggioranza a non negare l’evidenza e non tornare su questo punto, altrimenti dovremo tornarci anche noi. Affermare per esempio che il fatto che ci sia Siani vuol dire che non sono tutti renziani, non è fare torto alla minoranza ma all’intelligenza. Il fatto che uno su novecento e passa candidati non sia renziano non dimostra che non lo siano gli altri. Io scelte non ne ho compiute, sono stato messo al corrente del luogo in cui ero candidato alle quattro del mattino, ma pensavo di poter essere utile anche in un collegio uninominale in cui dare un contributo”.  Così si è espresso , il Guardasigilli Andrea Orlando dopo le tensioni legate alla formazione delle liste elettorali, mentre Matteo Renzi risponde così:  “Evidentemente  è stata fatta una valutazione diversa che compete a chi dirige il partito e che non si può non rispettare”. Ai cronisti che gli fanno notare che la candidatura come capolista nel proporzionale a Parma è blindata, il ministro risponde che “è una condizione assolutamente favorevole: non ho nessuna rimostranza da fare sulla collocazione. E’ normale  che gli esclusi esprimano la loro amarezza, chi con più stile, chi con meno. Ma non è questo certo il problema per l’Italia, il problema non sono le risse interne a tutti i partiti, non solo il Pd. Un po’ di ricambio non fa male. Suggerirei a tutti i dirigenti del Pd, basta polemiche, ora iniziamo a lavorare”.

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