Cultura

TheRivati presentano “Non c’è un cazzo da ridere” il primo album a episodi

Con un progetto davvero singolare, a due anni dall’uscita dell’ultimo lavoro discografico (Black from Italy) tornano sulla scena musicale i TheRivati, la band napoletana che, più di tutta la musica che gira intorno, incarna l’eredità del neapolitan power che riesce poi ad evolvere in uno stile personale che si fa sempre più deciso in questo ultimo lavoro.   I TheRivati ( Paolo Maccaro voce, Marco Cassese alle chitarre, Antonio Di Costanzo al basso, Salvatore Zannella alla batteria e Saverio Giugliano al sax e sintetizzatori) irriverenti come sempre, presentano un progetto a puntate. Non singoli brani, ma sei videoclip che danno continuità a un discorso musicale che racconta di temi attualissimi che vanno dall’alcolismo alla depressione, da temi scottanti come la cocaina fino all’Isis, in un  lucido e cinico racconto della realtà che si condenserà poi in un album dal titolo “  Non c’è un cazzo da ridere” (in uscita prossimamente, rigorosamente in digitale) che già  dal titolo riassume  questi tempi duri, il tutto impreziosito da sonorità crude e distorte quasi a sottolineare la contestazione dei testi.
Partendo da un’idea filmica, I TheRivati invertono la classica tendenza che fa seguire il videoclip all’uscita del brano, in questo caso si parte dal videoclip, o meglio, è la continuità filmica del progetto ad essere filo conduttore di un unico racconto musicale, diviso in sei episodi, come una vera e propria mini- serie musicale scandita dai brani dell’album. La regia e la realizzazione del film è affidata ai videomakers Ired, il protagonista è l’attore Francesco Arienzo ( 2°posto Italia’s  got talent; Saturday night live Italia ) nel ruolo di un facchino in un motel in stile “ Four Rooms”.

Fino ad ora i TheRivati sono a quota tre episodi, partendo con l’episodio 0 in cui il protagonista Francesco Arienzo nei panni di un facchino che riceve una serie di chiamate dalle stanze, raccoglie alcuni oggetti che si scoprirà consegnare di volta in volta  porta ai clienti delle stanze tramite servizio in camera. (https://youtu.be/Y3ngBHOHfvI)
Il primo episodio è ” ‘O sce’ ”   https://youtu.be/04Fc64z_wpU il facchino in carne ed ossa consegna degli oggetti in una camera d’albergo che improvvisamente si apre su uno scenario di cartoon ambientato nelle atmosfere degli indiani d’America che diventano psichedeliche, qui, come in una sorta di caccia al tesoro ritroviamo alcuni degli oggetti consegnati dal facchino, tra cui  il teschio, Il soggetto del videoclip non segue quello del brano che racconta di solitudini, di mancanze, di dipendenze.
Nel secondo episodio “Nun sto buono” (  http://bit.ly/NCUCDRepisodio02 ) il facchino consegna al cliente un flaconcino di antidepressivi. Qui il videoclip a fumetti segue la narrazione del brano che racconta di  situazioni  di grande attualità come il fenomeno dell’immigrazione, delle nubi tossiche, del dramma del terremoto, per arrivare poi ad una condizione di disagio più personale, intima e forse più drammatica che riguarda il disagio dell’animo umano spesso avvolto da quella nube nera del male oscuro che è la depressione di cui il maltempo ne è la rappresentazione che riesce a sintetizzare questa condizione umana.
Attesissimi i prossimi episodi le cui uscite, previste con cadenza quindicinale, accompagneranno l’ascoltatore alla data di uscita dell’album.

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