Economia e Welfare

TIM COOK: ” TEMIAMO CHE LA MUSICA SIA PRIVATA DELL’ UMANITA’, CHE DIVENTI UN MONDO DI BIT E BYTE”

Temiamo che la musica sia privata dell’umanità, che diventi un mondo di bit e byte invece che di arte e creatività“. Ad esprimere questa paura è il Ceo di Apple, Tim Cook, che  pur senza citare il rivale dello streaming Spotify, evidenzia il rischio che gli algoritmi possano distruggere  il suo autentico ruolo,  il ruolo spirituale della musica nelle nostre vite.
Il riferimento è al fatto che servizi come quello di Spotify usano algoritmi per suggerire musica agli utenti, mentre Apple Music si avvale anche di un team di curatori.
“Non potrei fare un allenamento senza musica. La musica ispira, motiva. È anche la cosa che di notte mi aiuta a calmarmi“, racconta Cook. “Penso che sia meglio di qualsiasi medicina”. Molte cose oggi giorno stanno perdendo umanità, speranza, grazie alla tecnologia che ha invaso quasi ogni aspetto della vita, ma la musica è un qualcosa che anela a piani superiori, a Dio, ed è per questo che deve rimanere fedele a se stessa e alla propria missione. Ci sono app per tutto ed è giusto averne una anche per la musica, come Spotify, You Tube o altre che nasceranno dall’ingegno umano ma è altrettanto giusto non darle troppi pesi, liberarla da troppi algoritmi, da compromessi che si fanno pur di averla nelle cuffiette quando si corre, quando si legge, quando si scrive, ma soprattutto quando si vive. La musica aiuta a farci stare bene, a farci sentire leggeri, contribuendo  a toglierci il peso di vivere, insomma ad essere felici quando non lo siamo, a guardare oltre i nostri confini, non può diventare meramente un opera di business, perderebbe la sua autenticità. Ed è confermato anche dalla scienza che la musica serve a mantenerci in salute, per esempio, fa bene all’umore, contrastando depressione e ansia, poi fa bene al cervello e anche al cuore che ascoltandola si rilassa e fa bene ad ogni età, da quando si è in pancia fino a quando si diventa anziani, e non importa il genere che si ascolta, la musica è bella in ogni lingua, e in ogni nota. La musica è vita e come tale dovrebbe mantenere, pur sfruttando la tecnologia per arrivare ad un pubblico sempre più vasto, quella speranza, quella semplicità che la rende vicina ai comuni mortali, e ai drammi del mondo,  e non piena di bit che funzionano alla perfezione  ma  non donano  emozioni .

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