Cultura

TORNA VISIBILE, DOPO UN LUNGO RESTAURO, IL PRESEPE REALE DEL 800 COMMISSIONATO DA VITTORIO EMANUELE I DI SAVOIA

Il ‘presepe reale’ commissionato dai Savoia probabilmente allo scultore Giovanni Battista Garaventa a inizio Ottocento  torna a risplendere nel Salone da Ballo del Museo di Palazzo Reale a Genova al termine di un lungo lavoro di restauro. Probabilmente voluto da Vittorio Emanuele I per una delle residenze reali, il complesso del presepe, articolato in origine in ottantasette elementi, consta nel suo stato attuale di ottantacinque pezzi tra figure umane e animali. Le prime 27 statue intagliate e dipinte che raffigurano la sacra famiglia, gli angeli, i magi, i pastori, i popolani e i soldati con costumi in seta, cotone, velluto, tela jeans, passamanerie in argento con corone, sciabole, lance, scudi in metallo sbalzato, cinture e utensili insieme agli animali, saranno visibili al pubblico.Il  complesso del Presepe, articolato in origine in ottantasette elementi, consta nel suo stato attuale di ottantacinque pezzi variamente esemplati fra figure umane e animali: un insieme unico, tanto da valergli nel 2014 la “dichiarazione di eccezionale interesse storico-artistico”. Probabilmente voluto da Vittorio Emanuele I per una delle residenze reali, va chiarito subito che l’opera non fu concepita per essere esposta in Liguria, né tantomeno nella reggia genovese. Nessuno dei documenti della locale Real Casa, infatti, sembra alluderne o citarlo esplicitamente. È abbastanza sicuro, invece, che la committenza sabauda si appuntasse su un artista genovese, visto come l’erede della migliore tradizione scultorea locale.

 

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