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Un prelievo di sangue per conoscere i rischi di avere figli con malattie genetiche

Un prelievo di sangue per conoscere il rischio di concepire un bambino affetto da malattia genetica. Questa l’idea di impresa che ha vinto il primo posto di Start Cup, la competizione per l’Innovazione tra gli Atenei della Campania. Sono cinque i progetti premiati durante lo Start Cup Campania day 2014, giornata dedicata alle idee d’impresa nate nelle Università campane, che ha visto in competizione gruppi di persone che elaborano idee imprenditoriali basate sulla ricerca e l’innovazione e che ha registrato ben due “piazzamenti” per la Seconda Università degli Studi di Napoli. Ed ecco i progetti premiati oggi: al primo posto il progetto “Early Gene Test”, della Sun, al secondo “Tool oculare Eye-Analysis” della Parthenope, al terzo posto “Environmental Technologies” della Sun, al quarto “ASIST-Aerogel Innovativi per isolamento termico in edilizia” presentato dall’Università Parthenope e al quinto posto “Studente digitale” presentato dall’Università del Sannio.

La direzione del Premio, coordinato dal Coinor, Centro di Ateneo dell’Università Federico II, è stata affidata quest’anno a Mario Sorrentino, della Seconda Università degli Studi di Napoli. I cinque vincitori di quest’anno, concorreranno al Premio Nazionale per l’Innovazione. Il progetto d’impresa vincitore dell’edizione di quest’anno ha visto il coordinamento di Vincenzo Nigro, docente del Dipartimento di Biochimica, Biofisica e Patologia Generale della Sun. «La nostra idea imprenditoriale prevede la realizzazione di un test di screening non invasivo – ha spiegato il professore Nigro – cioè basato esclusivamente su un prelievo di sangue, destinato alle coppie che, prima del concepimento, siano interessate a conoscere il rischio a priori di avere un bambino affetto da una malattia genetica a trasmissione autosomica recessiva. Il test è anche utile ad identificare, in epoca di preimpianto o prenatale, sempre nel sangue materno, malattie genetiche fetali molto gravi e/o per cui è importante un trattamento medico tempestivo».

Il test progettato è diretto a soddisfare l’esigenza di tutte quelle gestanti e quelle coppie che intendono essere rassicurate in merito alla salute del proprio bambino, senza però sottoporlo a rischi di alcun tipo. Il bacino di utenza di questo test include, inoltre, tutti coloro che, già in epoca pre-concezionale, intendono conoscere se sono portatori di gravi malattie genetiche.

Ecco, in breve, gli altri progetti vincitori: Secondo posto – “Tool oculare Eye-Analysis” della Parthenope – capogruppo Alessandro Mauro. L’idea imprenditoriale riguarda la fornitura di un servizio di consulenza scientifica altamente specialistica in campo biomedico. L’obiettivo è offrire un servizio di supporto ingegneristico ad aziende, medici, cliniche e ospedali, basato sulla modellazione numerica dei flussi di humr acqueo e calore all’interno degli occhi di uno specifico paziente, per progettare interventi di chirurgia oculare o terapie mediche, al fine di ridurre complicazioni post-operatorie e casi di insuccesso.

Terzo posto – “Environmental Technologies” della Sun – capogruppo Sante Capasso. Il progetto propone l’introduzione e lo sfruttamento commerciale di un nuovo materiale capace di legare e rimuovere gli inquinanti organici dispersi nell’acqua. Questo materiale consiste di particelle di zeoliti naturali ricoperte con un film di materiale organico (acidi umici) estratto da compost ottenuto dal trattamento di rifiuti umidi urbani e agricoli. Il sistema proposto permette di purificare efficientemente e a costi competitivi acque contaminate da attività industriali e agricole, utilizzando tufo vulcanico e un prodotto dal trattamento di rifiuti. Quarto posto – “ASIST-Aerogel Innovativi per isolamento termico in edilizia” della Parthenope – capogruppo Grazia Accardo. Obiettivo del progetto è la realizzazione di pannelli termicamente isolanti in Aerogel per costruzioni civili o industriali sfruttando la tecnologia sol gel. Quinto posto – “Studente digitale” dell’Università del Sannio – capogruppo Alina Gnerre. L’idea prevede lo sviluppo di una suite di applicazioni per migliorare la qualità di apprendimento nelle aule scolastiche e universitarie permettendo l’interazione istantanea tra studenti e docente, abbandonando la classica modalità di lezione monodirezionale. Il proprio mobile device diventa quindi l’ambiente in cui non solo lo studente organizza il suo apprendimento, lo personalizza, diventa il proprio zaino entro cui trova i propri appunti, i propri libri e in un certo qual senso tutto ciò che può aiutarlo nello studio se si considera la possibilità di accessi a internet, di comunicare con i compagni di corso e di fare ricerche con pochi clic.

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