Officina delle idee

Un sogno chiamata “posto fisso”

“ Bambina: (…) La veterinaia.
Bambino: Lo scienziato
Maestro : E tu Checco, che vuoi fare da grande?
Checco: io voglio fare il posto fisso .”
Una delle battute più esilaranti dell’ultimo film di Checco Zalone, “Quo Vado”. Il tema del film è un uomo, Checco, l’ultimo fortunato che ha il posto pubblico fisso, inamovibile, finché arriva la riforma e viene messo in mobilità..

Le leggi sono uguali per tutti e devono essere applicate da tutti allo stesso modo. Pura teoria o pura utopia? In realtà la pratica si presenta in antitesi a quella legiferata. Si la legge è uguale per tutti!
Per tutti coloro che non sono in una posizione di prestigio colloquio di lavoro:
“Salve mi presento sono il posto fisso. Preferisco persone statiche, che sono legate alla poltrona che morirebbero pur di non lasciare la loro posizione. Mi piace vedere sempre gli stessi visi monotoni, persone che abbiano idee anzi con apparenti idee innovativi e che sappiano con una mano combattere e con l’altra mantenere la poltrona e quando si divertono sanno giocatore al gioco della sedia…vincono sempre gli stessi! Si vincono perché non si alzano dalla loro sedia. Ci provano ma non ce la fanno è più forte di loro. E’ troppo divertente quando parlano di flessibilità di cambio lavoro, dei vantaggi della precarità. Ah, dimenticavo parlano per gli altri non per loro. Infatti pronunciano i loro discorsi e allo stesso tempo guardano la loro poltrona , anzi se la portano insieme. Ormai sono inseparabili non possono fare a meno!”

Nel febbraio 2012 il premier Mario Monti in un’ intervista affermò che i giovani dovranno abituarsi all’idea di non avere un posto fisso per tutta la vita, definendo lo stesso monotono.

Nel mese di luglio del 2016 il Corriere della Sera anticipa la bozza del nuovo Testo Unico in materia, collegato alla riforma Madia della Pubblica Amministrazione: da febbraio 2017 gli impiegati pubblici potrebbero perdere alcuni privilegi, tra cui la sicurezza del lavoro. Spariscono gli scatti di anzianità.

In pratica la riforma prevede che ogni anno tutte le amministrazioni dovranno comunicare al ministero tutte le “eccedenze di personale” rispetto alle esigenze funzionali o alla situazione finanziaria. Le “eccedenze” verranno spostate in un altro ufficio nel raggio di 50 km, oppure verranno messi in disponibilità –vale a dire- non lavoreranno ma percepiranno l’80% dello stipendio ed entro 2 anni dovranno trovarsi un altro impiego.
Inoltre spariranno gli scatti di anzianità: tutti i dipendenti saranno valutati dai loro dirigenti e in base a questa valutazione riceveranno un calcolo in base alla disponibilità economica.
Ma queste non sono le uniche novità del testo unico sulla riforma del pubblico impiego. E’ anche previsto, ad esempio, che gli aspiranti ad un posto come impiegato statale conoscano obbligatoriamente la lingua inglese in fase di colloquio. Viene velocizzato il procedimento disciplinare e introdotta la visita fiscale automatica per le assenze fatte per malattia al venerdì o nei giorni prefestivi. Infine, l’indennità di trasferta sarà cancellata ed i buoni pasto saranno uguali per tutti: da febbraio 2017 gli impiegati pubblici mangeranno a spese dello Stato con 7 euro.
Si giovani questo è l’annuncio di lavoro: AAACERCASI PERSONE PER POSTO FISSO – MA STATE TRANQUILLI LA POSIZIONE E’ STATA GIA’ AFFIDATA!

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