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UNA LEGGE PER LA SERENITA’ DEI DISABILI E DELLE LORO FAMIGLIE

di Annamaria Parente, senatrice PD

Il disegno di legge sul ‘Dopo di Noi’ dà voce a chi spesso voce non ha e nasce per intercettare bisogni di grande umanità: la serenità delle persone con disabilità gravi e quella dei loro genitori e familiari.

Tornerà alla Camera perché al Senato abbiamo apportato modifiche necessarie e richieste dalle associazioni dei famigliari, ma si tratta di un provvedimento in dirittura d’arrivo che contribuisce a disegnare un welfare più umano e vicino alle persone.
La legge riprenda la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, volta a favorire il benessere, la piena inclusione sociale e a sostenere una vita autonoma delle persone con disabilità.
Al Senato abbiamo rafforzato la parte della legge che indica nella predisposizione di un progetto individuale lo strumento per evitare il più possibile che i disabili gravi siano costretti a vivere in istituto alla morte dei genitori, ma possano scegliere percorsi di autonomia e socialità.
Esistono già buone pratiche di welfare locale con il contributo delle onlus, come il co-housing e i gruppi di appartamento, si tratta di incentivare le sperimentazioni.
Abbiamo inoltre ampliato gli strumenti di segregazione e di tutela del patrimonio dai creditori a disposizione delle famiglie, aggiungendo al trust anche il vincolo di destinazione ex articolo 2645-ter del codice civile e il contratto di affidamento fiduciario in favore di organizzazioni non a scopo di lucro che operano in questo settore.
E’ prevista inoltre l’esenzione dall’imposta di successione e donazione. Tra le ulteriori previsioni della legge, la definizione dei Livelli essenziali delle prestazioni (LEP) che il Governo dovrà definire entro sei mesi, insieme alla Conferenza Stato-Regioni e l’aumento della detraibilità a 750 euro dei premi assicurativi stipulati per garantire un futuro ai disabili gravi. Ricordo che per questa legge è già stato istituito un Fondo presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali con una dotazione di 90 milioni di euro per il 2016, di 38,3 milioni di euro per il 2017 e di 56,1 milioni di euro per il 2018.

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