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Valeria Valente (Pd): “Primarie, un atto di civiltà. La mia preferenza va a Cozzolino”

È stata ospite in studio del programma radiofonico (Radio Club 91) “Dentro i fatti” di Samuele Ciambriello la politica, esponente del Partito Democratico, Valeria Valente. Interrogata sull’annosa faccenda delle Primarie del Pd che – così è se vi pare – sono state fissate per domenica 1° marzo, dalle ore 8.00 alle 22.00, la Valente ha così commentato: “Penso che sia davvero inevitabile ormai e credo sia una cosa utile per il Partito Democratico ma anche per il livello della politica campana chiedere ai cittadini di partecipare e scegliere insieme il candidato del centro sinistra al ruolo di governatore per la regione Campania”, definendolo poi come “un atto di civiltà”.

La Valente non ha poi mancato di esprimere la propria preferenza in merito ai candidati in campo: “Io ho scelto da tempo Andrea Cozzolino per il suo profilo innanzitutto, perché ha un’esperienza in Regione Campania, e quindi conosce i problemi della stessa, ha fatto bene l’Assessore quando lo ha fatto e in questi anni ha avuto la possibilità di conoscere l’Europa e le opportunità che l’Europa offre alla Campania e al Mezzogiorno d’Italia”.

Sempre a riguardo delle Primarie del Pd è intervenuto il Direttore del Roma, Antonio Sasso, che ha ben valutato l’operato di Caldoro di questi anni affermando che il candidato del Centro Destra è “andato avanti con onore fino alla fine, non disastrando ulteriormente l’economia campana”.  Proprio riferendosi a Caldoro, Sasso ha poi dichiarato che “potrebbe essere il favorito” opponendogli Cozzolino come “grande rivale”. Il Direttore del Roma ha poi voluto porre una domanda alla Valente circa un suo giudizio sull’amministrazione del Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ricordando le primarie di quattro anni fa e la questione ballottaggio che alla fine lo vide scontrarsi con Lettieri. “Il mio giudizio è decisamente critico. – ha affermato la Valente – Parto dalle ultime vicende che riguardano istituzioni culturali importanti come il Mercadante e il San Carlo per me emblematiche di come il Sindaco De Magistris amministri questa città. Troppo spesso crociate personali. Troppo spesso battaglie dentro le istituzioni e tra forze politiche a danno della città. Troppo spesso Napoli isolata. Sul San Carlo ricordiamo tutti la battaglia di De Magistris contro il decreto valore e cultura che, invece, ha portato nelle tasche del San Carlo oltre trenta milioni e ha risanato il San Carlo, merito va alla sovra intendente Purchia”.

Proprio a proposito dell’annosa questione del San Carlo, insieme a quella del Mercadante e del Trianon, la politica ha poi espresso il suo critico parere circa la gestione attuale del problema: “Forse bisognerebbe riconoscere che, nonostante i grandi limiti delle amministrazioni precedenti, queste avevano investito molto sulla cultura e in modo particolare sul teatro che è una grande tradizione di questa città. Tre teatri diversi: uno popolare, il Trianon, che grazie anche all’opera di Nino D’Angelo era riuscito a costruire una grande realtà; istituzioni troppo lontana e disattente sia per il Comune che per la Regione. Nel caso del Mercadante, credo sia una grande opportunità che possa diventare nazionale. Credo che le amministrazioni dovrebbero lavorare insieme affinché questo accada. Quanto al San Carlo, invece, oggi lo riconsegniamo grazie agli sforzi dell’amministrazione precedente e gli investimenti avuti con l’impegno del governo e del parlamento mentre le istituzioni locali sono troppo prese da battaglie interne”.

Dalla Cultura all’industria. Dopo essersi soffermata sui tre casi che attanagliano la città partenopea dal punto di vista artistico, la Valente è poi passata all’elenco delle eccellenze industriali della nostra Regione: “Noi abbiamo Alenia, Selez, Ansaldo, ecc.” , aggiungendo poi come sia errato sottovalutare la presenza industriale sul territorio campano: “Noi dovremmo essere più consapevoli e più orgogliosi – ha dichiarato – delle eccellenze che esistono in Campania; abbiamo grandi realtà non solo in termini di produttività ma anche e soprattutto di qualità, realtà che guardano ai mercati internazionali reggendo la sfida della competitività”. Chiamata a spiegare le interrogazioni portate avanti circa la Finmeccanica, Valeria Valente ha spiegato come la sua interpellanza al governo sia quella di “chiedere maggiore attenzione rispetto al piano industriale di Finmeccanica negli investimenti che andranno al Mezzogiorno. Dobbiamo finire di pagare perché la Campania ha già dato su questo terreno in termini di esuberi di lavoratori, di spostamenti di direzioni logistiche al nord. È il tempo di investire e dare fiducia al nostro territorio”.

Non poteva mancare qualche domanda sulle tematiche sociali, dal risarcimento delle vittime innocenti di criminalità organizzata che – secondo la Valente –  andrebbe esteso alle vittime di tutti i reati violenti onde evitare quel difficile discrimine che “determina l’esclusione di tante famiglie per una battaglia – ha continuato – che ci chiede anche l’Europa”; fino a discutere della proposta di legge per rilanciare l’azione del consultorio: “I consultori rischiano oggi di diventare centri sanitari locali nella migliore delle ipotesi. – ha affermato la Valente – Perdono la funzione per la quale sono nati, e cioè di essere una porta di accesso in quei luoghi difficili dove le persone fanno fatica a trovare contatti sanitari adeguati. Noi cerchiamo di rilanciarne la centralità e aggiornarli ai tempi che cambiano: oggi sono all’ordine del giorno le questioni legate alle donne immigrate, i modelli di famiglia sono cambiati mentre resta sempre ai primi posti, purtroppo, la violenza sui bambini”.

 

 

 

 

 

 

 

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