Cultura

VENERDI’ 5 MAGGIO , VISITA GUIDATA DELL’ASSOCIAZIONE DIVAGO AL TEATRO SANCARLUCCIO : “NAPOLI E’ DONNA ” E SPETTACOLO “ESTRATTI DI ANIME FEMMINILI

Venerdì 5 maggio, presso il Nuovo Teatro Sancarluccio di Napoli, andrà in scena lo spettacolo teatrale “Estratti di anime femminili –Donne che danno voce alle donne”, tratto dall’omonimo libro a cura delle giornaliste Carolina Fenizia e Francesca Saveria Cimmino, per la regia di Gianluca Masone protagonista della pièce insieme alle attrici Rita Licenziato e Manuela Pugliese. Lo spettacolo sarà arricchito dalla partecipazione del cantautore Lino Blandizzi.Napoli è Donna è il primo appuntamento dell’Associazione Divago, realizzato con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli e in collaborazione con il Nuovo Teatro Sancarluccio, a far parte della rassegna Maggio dei Monumenti 2017.La storia di Napoli, fin dalla sua origine, si lega alle storie di donne, mitiche e non, che sono state protagoniste o attrici principali delle leggende e dei racconti.Partiremo dal Duomo di Napoli dove, dopo un’introduzione storica, a partire dalla sirena Partenope, simbolo con cui si identifica Napoli nell’antichità greca, passeremo ad Eusebia, la nutrice che raccolse il sangue di San Gennaro.Miracolo che ci porta alla seconda tappa, all’analogo prodigio di Santa Patrizia, eletta co-patrona di Napoli nel 1625 e che scioglie il sangue ogni martedì, nel complesso di San Gregorio Ameno, teatro anche della storia di Enrichetta Caracciolo, la “Monaca di Monza napoletana”.A pochi passi vi è San Lorenzo Maggiore, luogo di incontro tra il Boccaccio e Fiammetta e meta di una visita del Petrarca, che in una lettera narrò di Maria Puteolana, detta Virago Maria, una donna guerriera che si inserisce nella tradizione che, dalle amazzoni, alle donne vichinghe arriva fino a Giovanna D’Arco.Il percorso si conclude in Piazza San Domenico, dove si manifesta il fantasma di Maria d’Avalos e, fra i cortei aragonesi, Lucrezia d’Alagno, la fanciulla che ammansì e ammaliò Alfonso il Magnanimo.La pièce tratta di storie vere di donne che hanno lottato e continuano a lottare per la propria libertà emotiva, fisica e di espressione. Il testo nasce dopo una serie di incontri (speed date al femminile) organizzati dalle giornaliste, patrocinati dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Napoli in occasione della rassegna “Marzo donna 2016”, nei quali donne di diversa età, cultura ed etnia si sono confrontate sui temi più disparati rendendosi conto che nei dolori, tanto quanto nelle gioie, non si è mai sole.                                                                                                                                                                                  Carolina Fenizia 

 

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