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Ventura pensa a un’Italia diversa: bye bye 4-2-4, benvenuto 3-4-1-2 o realisticamente al 4-3-3

Dopo la scopola rimediata contro la Spagna, l’Italia di Giampiero Ventura ha faticato anche contro Israele, benché sia comunque arrivata l’attesa e importante vittoria, con gli azzurri che attendono ora ottobre per fare, nelle ultime due gare a disposizione, l’ultimo passo verso i playoff di qualificazione ai Mondiali del 2018. Ventura, così come la Federazione e i calciatori, non pensano nemmeno all’ipotesi di un’Italia fuori dai Mondiali, ma in vista del playoff e poi dell’agognata fase finale in Russia c’è da porre rimedio alle grosse difficoltà di gioco palesate dalla squadra azzurra anche contro i modesti israeliani e il CT azzurro sembra ci stia riflettendo.
L’amato 4-2-4 di Ventura non ha prodotto i risultati sperati: un modulo questo al quale diversi elementi non sono riusciti ad adattarsi. Primo fra tutti Verratti. Del talento del centrocampista del Paris Saint-Germain Ventura e la nazionale non possono fare a meno, ma deve essere messo in condizione di rendere al meglio e in una mediana a due è apparso chiaro come il centrocampista ex Pescara non riesca a dare il contributo di cui è capace.

Stesso discorso per Insigne, che come esterno del quartetto di attaccanti non riesce a essere incisivo come fa invece nel tridente del Napoli. Nonostante l’impegno che ci mette, per caratteristiche fisiche il calciatore partenopeo non riesce a giostrare lungo tutta la fascia, rientrando anche in copertura a centrocampo e risultando poi lucido in fase offensiva.
Verratti e Insigne sono stati gli elementi che maggiormente hanno evidenziato difficoltà nell’adattarsi al 4-2-4, ma i problemi sono stati pressoché di tutta la squadra. Così Ventura starebbe pensando di adeguare il modulo agli uomini a disposizione e non più viceversa. L’idea è quella di tornare alla difesa a tre, puntando soprattutto sul consolidato ex blocco juventino con Barzagli, Bonucci e Chiellini.
Sarà probabilmente il 3-4-1-2 il modulo scelto, almeno inizialmente. Con una difesa più collaudata e un centrocampo più folto, con sugli esterni elementi come Florenzi, Spinazzola, Zappacosta o Conti a garantire copertura e spinta sulla fascia, che permetta a Verratti di stancarsi meno nel rincorrere avversari e pallone ed essere più incisivo nella costruzione del gioco e nell’appoggio alla manovra offensiva.
In attacco, con Immobile e Belotti intoccabili, verrebbe sacrificato Insigne a favore di un trequartista di raccordo fra centrocampo e attacco come Bonaventura o Bernardeschi. Ventura pensa però anche al tridente offensivo, con il 3-4-3 o, all’occorrenza il 4-3-3, che permettano di poter utilizzare al meglio il talento di Insigne. Vedremo più avanti quale sarà la scelta di Ventura, che ci sta riflettendo con molta attenzione.

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