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Aerei: 25 scali aperti e passeggeri su tutti i sedili. E l’aria cambia ogni due minuti

Sale a 25, da oggi, il numero di aeroporti attivi in Italia. La ministra dei Trasporti Paola de Micheli ha firmato un decreto per razionalizzare il servizio di trasporto aereo, in cui si spiega che «l’operatività dei servizi è limitata agli aeroporti di Alghero, Ancona, Bari, Bergamo – Orio al Serio, Bologna, Brindisi, Cagliari, Catania, Firenze – Peretola, Genova, Lamezia Terme, Lampedusa, Milano Malpensa, Napoli Capodichino, Olbia, Palermo, Pantelleria, Parma, Pescara, Pisa, Roma Ciampino, Roma Fiumicino, Torino, Venezia Tessera e Verona Villafranca».

E, da oggi, gli aerei in Italia potranno ricominciare a ospitare passeggeri su tutti i sedili, a patto di rispettare alcuni requisiti tecnici, come indicato in un allegato del decreto: l’obbligo di distanziamento interpersonale di un metro a bordo «può essere derogato nel caso in cui l’aria a bordo sia rinnovata ogni tre minuti, i flussi siano verticali e siano adottati i filtri Hepa, in quanto tali precauzioni consentono una elevatissima purificazione dell’aria».

Il ricambio dell’aria avviene attraverso ai filtri Hepa (High efficiency particulate air) «che sono identici a quelli degli ospedali e per questo riescono a catturare e a bloccare fino al 99,97% dei microbi presenti» (secondo alcune compagnie la percentuale sale al 99,999%, e in questo modo vengono bloccati anche virus di 0,01 micrometri di diametro. Le dimensioni dei coronavirus varia da 0,08 a 0,16 micrometri). I filtri Hepa devono essere cambiati ogni anno e, in ogni caso, controllati ogni sei mesi. Ma molte compagnie aeree hanno deciso, nel periodo di emergenza, di sostituirli anche ogni 4-6 mesi.

La Iata, principale associazione internazionale dei vettori, e i costruttori di velivoli (Airbus, Boeing, Embraer) spiegano che «l’aria che circola all’interno è molto pulita e sicura, più di quella che si trova negli ambienti interni come le scuole, le abitazioni e gli uffici». Il sistema di circolazione degli aeromobili fa circolare aria al 50% presa da fuori e al 50% da dentro, ma filtrata, allo stesso modo per 20-30 volte all’ora. L’aria che si respira in alta quota cambia ogni due o tre minuti. Pensare che negli ospedali l’aria si rinnova cinque volte all’ora, mentre in case, scuole, cinema e ristoranti una volta o al massimo 2,5 volte ogni sessanta minuti.

Inoltre, sugli aerei, l’aria scende dall’alto verso il basso, e in questo modo le particelle contagiose, secondo gli esperti, non possono vagare liberamente in cabina. Questo flusso di aria viaggia a una velocità di circa un metro al secondo.

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