Cultura

LA VILLA PIGNATELLI : IL FASCINO NEOCLASSICO

La villa Pignatelli è una villa monunentale di Napoli ubicata lungo la Riviera di Chiaia. La struttura, con annesso parco, rappresenta uno dei più significativi esempi di architettura neoclassica della città.Questo edificio fu donata nel 1955 allo Stato dalla principessa Rosina Pignatelli ed dedicata a Diego Aragona Pignatelli Cortes. Gli arredi testimoniano l’eleganza di un gusto estremamente ricercato e composito che prendesse spunti dagli stili più disparati, tipico della fine dell’Ottocento, come il neobarocco o il neorinascimentale.  Il progetto della villa fu commissionato dall’Ammiraglio Ferdinando Acton nel 1826 al giovane architetto napoletano Pietro Valente. Situato al centro del parco, il corpo principale, su tre piani, è decorato con paraste ioniche e basso frontone, e affiancato da due avancorpi laterali a mo’ di tempietti raccordati dal porticato neodorico sul modello dei peristili pompeiani. Lo stesso Valente disegnò, oltre alla residenza nobiliare, l’appartamento del maggiordomo sul lato ovest, collegato al piano interrato della villa da un percorso sotterraneo, i due padiglioni sulla Riviera e gli alloggi della servitù sovrastanti il fabbricato destinato alle scuderie.Dopo il declino dell’attività dei Rothschild in città, la villa fu utilizzata dalla comunità ebraica come oratorio fino al 1867, quando fu venduta al principe Diego Aragona Pignatelli Cortes, che fece costruire nel parco edifici dal gusto pittoresco e storicistico come lo Chalet svizzero e la Torretta neogotica. Al nipote Diego, che vi si trasferì con la moglie nel 1897, risalgono la copertura del portico, le trasformazioni interne e i mobili, fatti eseguire appositamente per gli ambienti dell’appartamento rispecchiando lo sfarzo nella rilettura degli stili del passato, di moda nell’ultimo trentennio del secolo.  Al suo interno hanno sede il Museo Principe Diego Aragona Pignatelli Cortés e il Museo delle carrozze, inaugurato nel 1975 al piano terra della Palazzina Rothschild, nella parte settentrionale del giardino. Nato da un’intuizione di Bruno Molajoli, che nel 1960 accolse la donazione della raccolta di vetture che il marchese Mario d’Alessandro di Civitanova – al quale è intitolato il museo – aveva collezionato nel corso di tutta la vita. Rimasto chiuso per molti anni, è stato riaperto nel 2014. Da qualche anno, inoltre, Villa Pignatelli si connota anche come “casa della fotografia”, ospitando nelle sale del primo piano numerose mostre internazionali.

 

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