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L’Europa al bivio: austerità o cambio di passo

Continua il viaggio alla scoperta dei candidati alle europee per la circoscrizione Meridionale. Ospiti di Samuele Ciambriello, nel programma Dentro i Fatti per il circuito LunaSet, sono Massimo Paolucci del Partito Democratico, Antonio Di Luca candidato per la lista L’Altra Europa con Tsipras e Raffaele Picardi per Scelta Europea.

L’EUROPA DIVERSA. La volontà di cambiare passo è declinata in modo differente dagli ospiti in studio. «Non si sta giocando un derby tra Italia e Germania- afferma Paolucci – come molti vogliono far credere, ma tra i conservatori, che stanno sulle posizioni della Merkel, ed i socialisti che hanno proposto la candidatura di Schults come presidente della commissione europea. Pensare che di fronte alla crisi mondiale si riparte facendo fare al mercato si sbaglia. Obama, in America, ha fatto ingenti investimenti pubblici che aumentano consumi e lavoro».

Contro l’Europa delle banche e dei diktat si schiera Di Luca che chiede di «mettere al centro la dignità delle persone. Tsipras è la risposta alle devastazioni delle politiche di austerità votate anche in Italia che ci costringono a pagare 50 miliardi l’anno per il debito pubblico. Tutte le norme hanno portato solo a degli arretramenti spaventosi sul welfare».

Per Picardi occorre «rispettare tutti i doveri per godere dei diritti che offre l’unione europea. Nei prossimi anni dobbiamo costruire gli Stati Uniti d’Europa e per far questo occorre assumere comportamenti di civiltà ed assolvere ad una serie di compiti. Credo che il sud possa rappresentare la medicina a questa crisi: abbiamo la fantasia che è una grandissima risorsa».

SVILUPPO DEL MEZZOGIORNO. Il tema del lavoro è al centro del programma della lista Tsipras. «Abbiamo fatto chiudere la Iribus – afferma Di Luca – nonostante l’Europa ci rimproveri di avere mezzi pubblici datati. Siamo di fronte ad un’assenza di politica industriale e l’esempio è dato da Marchionne che ha cambiato ha fatto 9 piani industriali in 10 anni, puntualmente smentiti dalla crisi. Bisogna comprendere che il modello di sviluppo neoliberista vuole solo intensificare lo sfruttamento sull’uomo e la natura. Troppo spesso sento la parola lavoro ma nessuno che parla di dignità del lavoro»

Picardi si rifà a Papa Francesco ed alla “rivoluzione mite” sostenendo che serve «una rivoluzione dei deboli che si riscattano e diventano protagonisti della storia. Le nuove strade economiche vanno percorse nella creazione e diffusione della cultura, mettendo in campo politiche di risanamento e marketing per i territori. Nel mondo ci sono tante persone che vogliono venire da noi».

Le risorse comunitarie sono il vero tallone di Achille per Paolucci. Parlando della Campania sostiene che «è una vergogna nazionale avere risorse e restituirle. Al problema di avere soldi si associa anche il modo sbagliato di spenderli, che ci costringe alcune volte a spenderli per forza senza prospettiva. Credo che debbano essere spesi per creare occupazione e sviluppo, superando la logica del campanile che spesso ci caratterizza e mette una città contro un’altra».

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