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A NAPOLI 11 SCUOLE PRENDERANNO ENERGIA DAGLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI

Il Comune di Napoli ha infatti lanciato il completamento degli impianti fotovoltaici in undici edifici scolastici della città, sfruttando i Fondi del Patto per Napoli. Gli impianti fotovoltaici erano stati installati sui tetti degli 11 edifici ma non erano stati completati con l’allacciamento alla rete elettrica: ora con una delibera della giunta comunale si dà il via al completamento dell’intervento che permetterà alle scuole di essere praticamente autosufficienti dal punti di vista energetico.
Gli edifici scolastici su cui il Comune interverrà sono: Istituto comprensivo Russo Montale (quartiere Sanità), Istituto comprensivo Enrico Berlinguer (Secondigliano), 1° plesso Istituto Comprensivo  “71° Aganoor Marconi” (Piscinola), 2° plesso Istituto Comprensivo  “71° Aganoor Marconi” (Piscinola), Istituto Comprensivo 41 Console (Bagnoli), 3° circolo De Amicis (Chiaia), Istituto comprensivo Della Valle (Posillipo), Istituto Comprensivo Statale Vittorino da Feltre (San Giovanni a Teduccio), 58° circolo Kennedy (Scampia), Ic San Gaetano Tasso (Piscinola), Circolo didattico Gigante – Neghelli (Cavalleggeri).Benedetto Scarpellino, presidente di Anea e organizzatore di Energymed, dichiara:”L’efficienza energetica degli edifici pubbliciconsente di ottenere risparmi significativi nel rispetto dell’ambiente. Energia e Ambiente devono ormai rappresentare un binomio indissolubile e ANEA può dare un contributo sempre maggiore su questo tema, fortemente correlato alla nostra salute e a quella delle future generazioni”. Mentre  l’assessore al Verde e alla Qualità della Vita del Comune di Napoli, Maria D’Ambrosio: “Grazie a quest’intervento  gli istituti delle periferie napoletane saranno tra i più virtuosi d’Italia in termini di sostenibilità ambientale ed economica. Nelle nostre 11 scuole del Sole azzereremo i consumi e le emissioni di CO2, oltre a ridurre notevolmente i costi in bolletta. La nostra strategia risponde anche agli obiettivi dell’Unione europea che nel Libro Bianco dell’Energia per il futuro chiede una distribuzione più omogenea dello sfruttamento delle fonti rinnovabili negli edifici pubblici”.

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