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Al Consiglio Regionale della Campania Report: Tso e Rems. Il Garante Samuele Ciambriello: “Io mi occupo non solo di carceri ma di tutte quelle realtà dove vengono private dalle libertà. Solo camminando si apre il cammino”

Sebbene la Regione Campania venga normalmente annoverata nelle ultime posizioni di qualsiasi graduatoria, in tema di diritto alla libertà e di diritto alla salute risalta il particolare impegno profuso dalla magistratura di sorveglianza unitamente ai dipartimenti di salute mentale diffusi sul territorio: l’OPG di Secondigliano, infatti è stato il primo ad essere stato chiuso. Ancora una volta Samuele Ciambriello, in quanto Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà,  questa mattina ha esposto presso il Consiglio Regionale della Campania,(f13), approfondimenti relativi al TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) e dopo la chiusura degli OPG, al mondo comunitario e sanitario extra-carcerario, in particolare alle Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS) ed a tutto ciò che concerne l’area della micro-comunità e alloggi per minori, anziani e stranieri.

“In questo complesso lavoro di mappatura, per la prima volta affrontato sull’intero territorio regionale, ho chiesto di accompagnarmi all’Associazione “Psichiatrica Democratica”, per quel che riguarda il mandato istituzionale  di monitoraggio della situazione sanitaria, ed alla Cooperativa Articolo 1, per effettuare visite e approfondimenti per le REMS. Voglio ricordare che, le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità. Mi auguro che la Regione possa impossessarsi di queste priorità. “– Il Garante ha poi continuato – “Io mi occupo non solo di carceri ma di tutte quelle realtà dove vengono private dalle libertà, dagli istituti di pena, alla custodia nei luoghi di polizia, alla permanenza nei centri di identificazione ed espulsione, alle residenze di esecuzione delle misure di sicurezza psichiatriche (REMS), ai trattamenti sanitari obbligatori. Sono a mia cura anche la vigilanza sulle procedure e le modalità di attuazione del Tso e questo affinché,  anche all’interno delle strutture sanitarie, siano garantiti i diritti e tutelata la dignità dei cittadini pazienti. La mancanza di personale all’interno di queste strutture incide su molti problemi rischiando così che molti di questi possano cronicizzarsi.”

Durante la conferenza sono intervenuti sul tema generale della salute mentale, in carcere e nell’area penale esterna anche Gennaro Oliviero, Presidente del Consiglio regionale della Campania che ha ringraziato il Garante per la dedizione al suo lavoro.

Il diritto alla salute è un diritto dell’uomo carcerato o libero che sia. Sarò molto concreta, credo che la nostra presenza oggi è quella di farci carico di queste mancanze e colmarle.  M’mpegnerò per far si che si interverga su questi temi così delicati e che si possa superare questo stigma sociale, perché la cultura del nostro territorio sembra andare nel senso opposto. E’ così intervenuta Valeria Ciarambino, Vicepresidente del Consiglio regionale della Campania.

Non è mancato anche il commento di Bruna Fiola, Consigliera regionale delle politiche sociali: ” Al di la, dei numeri che sono riportati all’interno di questo documento abbiamo finalmente capito che bisogna dare attenzione a quello che è il lavoro antecedente alla struttura REMS. Il sistema sanitario deve essere rafforzato per offrire il diritto alla salute. Nonostante siano  stati chiusi gli Opg il diritto alla salute non è ancora del tuo rispettato. Dobbiamo lavorare sulle condizioni dei detenuti anche in campo normativo, per far si che il lavoro egregio di Ciambriello possa essere supportato.” 

Il Direttore del dipartimento di salute mentale, Fedele Maurano ha infine ricordato ” La Rems è solo una terminologia inventata. Noi ci battiamo da sempre perché possa essere finalmente riconosciuta l’assistenza sulla salute mentale. Perché in carcere non c’è cura.  E ricordate che senza libertà non c’è cura”.

 

 

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