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Altalena rosa per abbattere il muro tra Messico e Usa. L’installazione dell’artista e attivista statunitense Ronald Rael vuole superare con il gioco la divisione del confine

Delle altalene per unire Stati Uniti e Messico e consentire ai bambini di giocare insieme: è questa l’idea di due professori della California per superare con il gioco la divisione del confine.

Un segno di protesta pacifica contro muri e divisioni: «Così bambini e adulti sono connessi al di là delle barriere tra i due Stati. Per riconoscere che avviene da un lato del muro ha effetti sull’altra parte», spiegano l’architetto Ronald Rael e l’esperta di design Virginia San Fratello, creatori del progetto denominato “Teeter totter wall” (muro altalena).

L’idea risale a 10 anni fa, prima della presidenza Trump, ma è stata realizzata solo ora, nel pieno della crisi umanitaria al confine e della tolleranza zero contro l’immigrazione da parte del tycoon. Le altalene, collocate tra le barriere metalliche alte otto metri del muro a Sunland Park, in New Mexico, e Ciudad Juarez, oltre la frontiera messicana, hanno riscosso un incredibile successo: decine di bambini ma anche di adulti hanno cominciato a giocare sui due lati della frontiera, ridendo e divertendosi insieme.

«Il muro è diventato letteralmente il fulcro delle relazioni Usa-Messico. È stata una delle esperienze più incredibili della nostra vita»ha dichiarato su Instagram Ronald Rael, pubblicando alcuni video e fotografie. Il docente, spiegando il progetto, ha sottolineato che «andare sul dondolo serve a dimostrare che siamo uguali e possiamo giocare insieme, divertendoci. Ma anche che il muro interrompe i rapporti tra le persone»

Ronald Rael (San Luis Valley, Colorado, 1971) ha messo il muro di confine USA-Messico al centro della sua ricerca e delle sue operazioni attiviste. È professore di architettura alla University of California di Berkeley e titolare dello studio Rael-San Fratello, candidato nel 2014 per l’ambito premio della Architectural League di New York. Nel 2008 ha scritto il suo primo libro, Earth Architecture, un’indagine storica sull’uso della terra nell’edilizia, tra modernità e pratica ancestrale. L’anno successivo è nato Borderwall as Architecture: il progetto, iniziato come ricerca di progettazione architettonica universitaria, ha sviluppato negli anni modi creativi per intervenire sul muro di confine, ed è diventato oggi un libro. Nel video sopra, Rael racconta al pubblico del programma televisivo TED, non senza una spiccata ironia, molti di queste ricerche ideate nel tempo. “Borderwall as architecture è una bomba a mano artistica e intellettuale”, spiega l’architetto sul suo sito, “un tempestivo riesame di ciò che le 650 miglia di barriera fisica che divide gli Stati Uniti d’America dagli Stati Uniti messicani sono e potrebbero essere. È sia una protesta contro il muro che una proiezione sul suo futuro”.

 

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