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ANTONIO MARCIANO(PD):” LE RAGIONI DI UNA CANDIDATURA E LE PRIORITA’ DA CUI RIPARTIRE.”

“Il nostro maggiore avversario? L’astensione, la distanza che si è creata tra la politica e le persone, tra i temi discussi e i bisogni reali. Il nostro obiettivo sarà quello di annullare questa distanza, colmare con idee sostenibili l’ondata di populismo e demagogia che arriva da più fronti. Noi facciamo una campagna elettorale per la gente e non contro qualcuno. C’è bisogno di restituire credibilità alla politica infondendo di nuovo fiducia nei cittadini perché possano tornare a credere nel valore della rappresentanza e delle istituzioni. L’idea che la politica torni ad essere qualcosa utile non a chi la fa ma a chi si rivolge, alla comunità alla quale deve rendere conto”.
Lo ha dichiarato a Il Velino, Antonio Marciano, consigliere regionale e candidato in Campania per il Senato nel collegio Napoli centro-Ovest. “Abbiamo deciso di intraprendere questa sfida stando tra la gente, nel nostro luogo naturale, parlando delle cose concrete e dei bisogni reali, raccontando non solo ciò che vogliamo fare, ma le azioni di governo nazionali e regionali fino ad oggi messe in campo e degli obiettivi raggiunti. Vogliamo entrare nel cuore di ogni singola istanza che arriva dal territorio, ascoltare i bisogni delle persone e dare voce ai tanti che in questi anni di crisi sono rimasti indietro. Per raggiungere questo obiettivo – ha sottolineato il democrat  – abbiamo fatto in modo che il nostro comitato elettorale non avesse un’unica sede, ma fosse all’interno di ogni circolo PD presente nel collegio, per valorizzare i luoghi del nostro partito e soprattutto lo straordinario patrimonio di uomini e donne che ogni giorno lavorano per migliorare la vita dei nostri quartieri. E lì dove il PD non c’è ci impegneremo ad aprire luoghi di incontro da lasciare al territorio”. Dal parlamentino campano a quello nazionale, una bella sfida: “In questi anni di lavoro in Campania abbiamo raggiunto importanti risultati. La regione, ma anche l’Italia sono ripartite, e lo dicono i dati economici e dell’occupazione. Bene, ma ancora molto c’è da fare. Penso alle imprese del Mezzogiorno, in questo momento interessate da una forte attenzione da parte delle istituzioni: Resto al Sud, la Banca delle Terre incolte e l’istituzione delle Zone Economiche Speciali, la decontribuzione per le imprese che assumono giovani ne sono un esempio. Il Santo Padre ha detto che le istituzioni hanno un debito verso una giovane generazione. Da qui dobbiamo ripartire – ha poi concluso Marciano – Investire su start up innovative, su l’industria di qualità a partire dall’aerospazio e dalla microelettronica, migliorare ed integrare la rete dell’accoglienza turistica, investire sulle infrastrutture immateriali”.

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